Home News Cultura Tu prova ad avere un mondo nel cuore: online la stagione 2024-25 del Teatro Menotti

Tu prova ad avere un mondo nel cuore: online la stagione 2024-25 del Teatro Menotti

@Carlo Tomeo

Tu prova ad avere un mondo nel cuore” è il titolo della stagione 2024-2025 del Teatro Menotti di Milano, preso da una canzone di Fabrizio De André, che raccontava la storia teneramente tragicomica di Frank Dummer, il matto, uno dei personaggi emblematici di Spoon River.

Così il Direttore artistico Emilio Russo ha sintetizzato, nella conferenza stampa di presentazione avvenuta martedì 9 luglio 2024, i motivi della scelta di questo titolo: “Abbiamo scelto di prendere in prestito questa frase per farci guidare nel nostro nuovo viaggio, che sarà la Stagione teatrale 2024/2025, e per rendere omaggio a questi dolorosi 25 anni senza Faber. Ora ci chiediamo chi sia il matto, o chi siano i matti. Qualche sospetto c’è, ma procediamo con ordine. Ci piace immaginare il teatro come luogo dove i cuori si aprono per accogliere emozioni e suggestioni che possano essere conservate e recuperate. Vediamo il teatro come uno scambio di energie tra platea e palcoscenico, dove le parole si trasformano in immagini, la musica si fonde col battito del cuore e la danza traccia confini impensabili. Ci piace pensare a un teatro in cui le parole del passato risuonino nel tempo presente. Come detto, un viaggio è fatto di sorprese, luoghi sconosciuti, misteri, miraggi e incontri imprevisti. È fatto da viaggiatori pronti a intraprendere nuove avventure, sapendo che ogni fine di viaggio è l’inizio di un altro. Forse non serve imparare un’enciclopedia a memoria, come faceva il matto di De André e Lee Masters, per provare ad avere un mondo nel cuore”.

Così l’apertura della stagione è dedicata a FABRIZIO DE ANDRÈ con “L’AMORE SCOPPIÒ DAPPERTUTTO“, interpretato da LAURA MARINONI e con la riscrittura musicale di ALESSANDRO NIDI per un quartetto dal grande impatto sonoro. Per onorare la sua memoria di è proposto un concerto sinfonico curato da Milano Classica, “FABER, L’ULTIMO TROVATORE insieme a incontri e altri momenti ancora da definire. Accanto al ricordo di Fabrizio De André viene riproposto lo spettacolo di un altro grande autore quale è Giorgio Gaber di cui viene ripreso “LIBERTÀ OBBLIGATORIA, uno dei massimi successi delle ultime stagioni. Un altro ritorno, molto richiesto, è NUOVA BALERA PIZZIGONI“, composto da prosa, musica dal vivo e danza che si svolge in una balera.

Sono quattro gli appuntamenti internazionali: “ROBOT INFIDÈLE ” del gruppo straordinario MACHINE DE CIRQUE, per la prima volta a Milano; il ritorno di FAMILIE FLÖZ con una mini personale (TEATRO DELUSIO FESTE); la prima assoluta di “FLAMENCO SKETCHES OF SPAIN “, un incontro tra la musica immortale di MILES DAVIS e la danza di ISRAEL GALVÁN , uno dei più grandi ballerini di Flamenco contemporaneo; infine, gli incredibili musicisti di MozART GROUP  con il loro pluripremiato e irresistibile CLASSICAL THERAPY.

Le produzioni, di altissimo livello internazionale, sono rappresentate da due grandi protagonisti del teatro mondiale degli ultimi decenni: PETER STEIN con “CRISI DI NERVI“, tre atti unici di Anton Čechov in ripresa al Menotti, e la novità assoluta “LE NUVOLE DI AMLETO di EUGENIO BARBA, in co-produzione con ODIN TEATRET ed Emilia-Romagna Teatro ERT.

Un classico quale Shakespeare è rivisitato da VALTER MALOSTI, attore e regista dei POEMETTI in una versione dal forte impatto emotivo. Ancora classici, questa volta del Novecento, rivisitati dalla follia e con le improvvisazioni di PAOLO ROSSI e la sua compagnia, con una sua personale versione di DA QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO”, che si contrappone alla più rigorosa, ma non priva di spunti contemporanei, di PENSACI GIACOMINO” con il “maestro” PIPPO PATTAVINA. Entrambi rendono omaggio al genio di Luigi Pirandello e alla sua universalità. Parole del passato che parlano al presente, come quelle immortali di “NATALE IN CASA CUPIELLO di Eduardo de Filippo, riproposto con attori e marionette da LUCA SACCOIA. E, a proposito di immortalità e universalità, non si può ignorare il personaggio di “PINOCCHIO” rivisitato da Maria Grazia Cipriani e Graziano Gregori, ovvero il TEATRO DEL CARRETTO, forse la compagnia più visionaria del nostro panorama teatrale. Visionario è anche il teatro danza dei “ballerini volanti” di NoGRAVITY con la loro ultima e notevole creazione FELLINI’S DREAMS. Altro classico che proviene da un passato molto più lontano è la nuova versione di MEDEA di Euripide, protagonista ROMINA MONDELLO.

Tra gli autori del ‘900 è da sottolineare “TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA” di Natalia Ginzburg, una co-produzione con il Teatro Quirino di Roma, con GIAMPIERO INGRASSIA e MARIANELLA BARGILLI, con la regia di EMILIO RUSSO. Altri autori contemporanei sono rappresentati da il testo di Michela Murgia, ACCABADORA, recitata da ANNA DELLA ROSA e “IL BAR SOTTO IL MARE” di Stefano Benni, scritto nel 1987 con in scena, la MACCHINA DEL SUONO alias Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo degli Innocenti.

Come precisa il Direttore artistico, “Il teatro è fatto anche di storie che si raccontano per interpretare meglio il nostro presente. Tra gli attori autori che hanno meglio interpretato questa linea ci sono ULDERICO PESCE e MARCO BALIANI, spesso ospiti e complici delle stagioni del Teatro Menotti. Pesce presenta la novità “I SANDALI DI ELISA CLAPS”, mentre MARCO BALIANI propone il suo RIGOLETTO in collaborazione con il Teatro Regio di Parma. Sfugge invece a ogni definizione un costruttore di teatro come DANIO MANFREDINI, per la prima volta al Menotti con un progetto dedicato a lui, con il pluripremiato “CINEMA CIELO” e il nuovissimo monologo “SENZA NOME”. Il teatro di narrazione, nel senso della divulgazione scientifica, è rappresentato anche da MASSIMO POLIDORO con il suo “IL MISTERO DI DARWIN”, una nostra produzione che indaga il valore e le conseguenze straordinarie di uno dei più grandi e controversi scienziati di tutti i tempi. Come sempre, il Teatro Menotti dedica spazio alle tematiche sociali, affrontandole con interventi e azioni durante le stagioni teatrali. In linea con questa vocazione sempre più sentita, presentiamo lo spettacolo “INTORNO AL VUOTO”, che affronta in maniera diretta e quasi lancinante il tema doloroso dell’Alzheimer”.

La nuova stagione 2024-25 del Teatro Menotti