Home News Cultura Terzo simposio, Barni: “I giovani e le sfide delle professioni culturali e creative”

Terzo simposio, Barni: “I giovani e le sfide delle professioni culturali e creative”

Qual è il senso del lavoro, oggi, per un giovane?
Ho avuto il privilegio di partecipare al terzo simposio della Fondazione Centro Studi Doc, intitolato “Generazione Z e senso del lavoro: l’importanza del lavoro culturale, creativo e digitale.” Un evento dedicato alla Gen Z e al loro desiderio di affermarsi attraverso il lavoro creativo, culturale e digitale.

Un incontro che parte dal ricordo di Nicola Tommasoli, a cui la Fondazione ha scelto di dedicare il suo terzo simposio. Nicola era un giovane designer veronese talentuoso, la cui vita fu interrotta brutalmente quando venne aggredito da un gruppo di ragazzi di estrema destra.

Siamo partiti dalla sua memoria per comprendere come una tragica morte possa essere il risultato di un’alienazione profonda.

I giovani, soprattutto quelli della Generazione Z, hanno di fronte un’enorme opportunità nel campo delle professioni creative e digitali. Hanno anche una maggiore consapevolezza e attenzione alla qualità nella scelta del lavoro. Ma, allo stesso tempo, moltissime aree sono totalmente abbandonate, prive di presidi culturali. La quota di iscritti alle discipline umanistiche è alta, ma crolla quando poi si tratta di lavoro nella cultura e creatività.

Intanto, l’intelligenza artificiale può creare distorsioni sfruttando risorse digitali ma senza aggiungere valore. Per questo l’Europa stessa sta intervenendo con diverse regole, come quella sulla tutela degli artisti, quella sui lavoratori delle piattaforme digitali, quella di regolamentazione dei videogame a contenuto culturale, affinché il lavoro artistico sia considerato in modo equo, con rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e della loro dignità.

Attenzione però: le regole sono importanti ma non sufficienti. Abbiamo bisogno di politiche attive, di una visione che promuova la cultura e la creatività in Italia. Ringrazio quindi la Fondazione per aver unito oggi il mondo accademico, le imprese e le istituzioni pubbliche. Solo insieme possiamo definire una politica culturale che valorizzi il futuro di questi settori. È fondamentale lavorare insieme per creare una rete collaborativa, un sistema di sussidiarietà e mutualismo, per offrire ai giovani la possibilità di un futuro migliore.

Perché va ricordato sempre che cultura e creatività possono essere strumenti fondamentali per arginare quella violenza frutto della siccità culturale che attraversa la società.

Giovanna Barni
Presidente CulTurMedia Legacoop

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