Home News Cultura Tavolo Spettacolo/Cinema, Alleanza: Riaprire non significa ripartire, ripresa sarà lenta e difficile

Tavolo Spettacolo/Cinema, Alleanza: Riaprire non significa ripartire, ripresa sarà lenta e difficile

Riaprire non significa ripartire. Per molti settori la ripresa sarà lenta e difficile. Alleanza delle Cooperative Italiane ha segnalato la necessità di sostenere la domanda culturale e un messaggio di sicurezza nei luoghi dello spettacolo, di rafforzare gli strumenti di ammonizzazione sociale coniugandoli virtuosamente con piani di formazione continua e acquisizione di nuove competenze per essere pronti a gestire un “new normal” una volta superata la pandemia.

Nota post riunione riaperture 22 febbraio 2021
TAVOLO SPETTACOLO E CINEMA

Si fa seguito alla riunione del 22 febbraio 2021 con alcune riflessioni in merito al tema “riaperture”.
Attendiamo le indicazioni puntuali del Comitato Tecnico Scientifico in merito alle disposizioni da attuare per la sicurezza nei luoghi della cultura e dello spettacolo. Non entriamo dunque nel merito delle disposizioni tecniche per le quali crediamo sia necessario attenersi a quanto indicato dal CTS.
Con la raccomandazione tuttavia che le regole siano semplici e anche con garanzia di continuità.
Rispetto al tema delle riaperture vogliamo però condividere la preoccupazione del mondo delle imprese cooperative che rappresentiamo.
Siamo infatti tutti consapevoli che la “RIPARTENZA” per le imprese della Cultura, dello Spettacolo, del Cinema e Audiovisivo sarà un percorso lungo e complesso e non una facile transizione da luoghi chiusi a luoghi nuovamente aperti, e che quindi deve essere sostenuta.
I dati di queste prime settimane di riapertura dei luoghi della cultura nelle Regioni classificate in zona gialla ci hanno ovviamente restituito il quadro di una non sostenibilità economica, ancor di più trattandosi di aperture soltanto infrasettimanali.
Chiediamo dunque che, parallelamente alla valutazione sulle regole per le riaperture, venga affrontato il tema della ripresa, che ci sia un adeguato accompagnamento di questi settori, così duramente colpiti dalla pandemia, anche in termini di sostegno alla domanda e di comunicazione volta a diffondere la sicurezza dei luoghi della cultura e dello spettacolo. Sarebbe un errore dare per scontato che la fruizione culturale torni così com’era prima della pandemia, non solo per i livelli di fruizione, ma anche per le modalità ed i contenuti. Ci dobbiamo attendere delle modifiche nella domanda di cultura, che sarà diversa anche a seconda dei comparti.
Occorrerà dunque uno sforzo significativo per fare in modo che ci sia una vera e propria RIPARTENZA per questi settori.
Chiediamo pertanto che vengano avviate, unitamente alla riapertura dei luoghi:

  • politiche di sostegno alla domanda culturale (bonus, voucher per biglietti gratuiti o scontati  a carico dello Stato e distribuiti dai soggetti,  defiscalizzazione dei consumi culturali)
  • Campagne di comunicazione sul tema della sicurezza dei luoghi di cultura e spettacolo
  • Politiche di sostegno economico finanziario alla riprogettazione, promozione e diffusione della produzione: formazione di nuove competenze e per l’innovazione di prodotti e servizi. Cambia la domanda, va cambiato il prodotto .
  • Occorre uscire dalla sola logica della cassa integrazione per questi settori, anche se gli ammortizzatori devono essere ricalibrati ma non annullati con le aperture, vanno affiancati da forme ad hoc di decontribuzione per il recupero anche di figure perse nel corso della crisi.

Crediamo siano questi i punti essenziali per accompagnare imprese e lavoratori nel riprendere un difficile cammino verso una nuova normalità. Proprio per la messa a punto di una strategia più complessa che includa Riforme e buoni investimenti, anche per il PNNR richiediamo con estrema urgenza un tavolo più ristretto e trasversale per le Imprese Culturali, di cui la cooperazione rappresenta una parte significativa.