Home News Cultura ROMA METRO C. Grande interesse della stampa nazionale e internazionale per gli scavi eseguiti da Coop Archeologia in largo Amba Aradam

ROMA METRO C. Grande interesse della stampa nazionale e internazionale per gli scavi eseguiti da Coop Archeologia in largo Amba Aradam

Una scoperta archeologica che rievochi Pompei riaccende sempre l’immaginario degli appassionati e dei non addetti ai lavori.

L’eccezionale ritrovamento al pozzo Q15 della METRO C in largo Amba Aradam presso Porta Metronia, a Roma, ha avuto una incredibile eco di stampa per le caratteristiche del ritrovamento, non solo in Italia, ma anche su testate estere, tra cui il Guardian e Le Point.

I sorprendenti ritrovamenti sono stati presentati alla stampa il 26 giugno dal Soprintendente Francesco Prosperetti, con il Direttore Scientifico Simona Morretta.

Lo scavo del Pozzo Q 15 e le attività specialistiche correlate coinvolgono un ampio gruppo di tecnici e maestranze di Cooperativa Archeologia, che lavora da anni nelle attività di archeologia preventiva per METRO C, secondo una lunga tradizione di esperienze nel settore dell’archeologia preventiva sulle infrastrutture che posiziona Cooperativa Archeologia azienda leader in Italia.

L’area interessata dallo scavo si colloca alle pendici meridionali del Celio, luogo di ricche residenze aristocratiche di età imperiale e di edifici militari, tra cui la ormai celebre caserma recentemente rinvenuta nel corso dello scavo della Stazione Amba Aradam/Ipponio.

Nel Pozzo Q 15 sono emersi due ambienti, ancora di funzione incerta, di un edificio di età traianea, distrutto da un disastroso incendio nel III secolo d. C. Oltre alle strutture affrescate e ai rivestimenti pavimentali in mosaico, in uno dei due ambienti si conserva il solaio ligneo crollato, la cui orditura appare ancora perfettamente leggibile.

Sono in corso le delicate attività di asportazione dei resti lignei carbonizzati e la conseguente messa in luce del pavimento sottostante: si tratta di un bel mosaico in tessere bianche e nere, con doppia cornice di bordo a foglie cuoriformi e onde correnti.

Rimuovendo le travi lignee accatastate, è stato inoltre rinvenuto lo scheletro di un cane di media taglia, rimasto intrappolato nella stanza al momento dell’incendio: un indizio di come la costruzione non sia stata volutamente distrutta, ma sia invece crollata per l’improvviso divampare delle fiamme.