Home News Cultura Presentato Rapporto Symbola a Milano. Barni, CoopCulture: “Importante il contributo cooperativo sia in termini di occupazione che di impatti sul territorio”

Presentato Rapporto Symbola a Milano. Barni, CoopCulture: “Importante il contributo cooperativo sia in termini di occupazione che di impatti sul territorio”

La cultura è uno dei motori trainanti dell’economia italiana, uno dei fattori che più esaltano la qualità e la competitività del made in Italy. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo, fatto da imprese, PA e no profit, genera più di 92 miliardi di euro e ‘attiva’ altri settori dell’economia, arrivando a muovere, nell’insieme, 255,5 miliardi, equivalenti al 16,6% del valore aggiunto nazionale. Un dato comprensivo del valore prodotto dalle filiere del settore, ma anche di quella parte dell’economia che beneficia di cultura e creatività e che da queste viene stimolata, a cominciare dal turismo. Una ricchezza che si riflette in positivo anche sull’occupazione: il solo Sistema Produttivo Culturale e Creativo dà lavoro a 1,5 milioni di persone, che rappresentano il 6,1% del totale degli occupati in Italia.

È quanto emerge dal Rapporto “Io sono cultura – L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi” presentato da Symbola e Unioncamere giovedì 7 marzo 2019 a Milano, negli spazi del Touring Club Italiano. All’incontro sono intervenuti Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Leopoldo Freyrie, architetto e promotore di Symbola, Giovanna Barni, presidente CoopCulture, Filippo Del Corno, assessore Cultura Comune Milano, Stefano Bruno Galli, assessore Cultura Regione Lombardia e Franco Iseppi, presidente Touring Club. A coordinare i lavori la giornalista Elisabetta Soglio. Al termine dell’incontro si è tenuta la consegna del Premio Biblioteca Bilancio Sociale 2018, ideato da Mirta Barbeschi.

La Presidente Giovanna Barni in questo contesto ha ricordato l’importanza del contributo cooperativo sia in termini di occupazione che di impatti sul territorio. “La forma cooperativa è la forma ideale che genera occupazione qualificata e attiva una filiera di moltiplicazione del valore naturale. Il caso di CoopCulture può essere paradigmatico rispetto al contributo della cooperazione nel settore. Il 2017 ha visto registrare numeri di assoluto rilievo: oltre 64 mln di euro il valore economico generato, + 26% il valore aggiunto prodotto nel settore culturale. E le comunità sono inserite in una catena del valore che coinvolge tutti gli attori del territorio, e i luoghi della cultura vengono “trasformati” in hub per la crescita comune in senso culturale sociale ed economico, come nei due casi emblematici di Agrigento e del ghetto veneziano”.

Programma invito

Leggi anche “L’Italia e la qualità della bellezza sfida la crisi…”