Home News Cultura Per la riapertura del CASALE DEI CEDRATI assemblea cittadina e petizione urgente da firmare

Per la riapertura del CASALE DEI CEDRATI assemblea cittadina e petizione urgente da firmare

IO MI PRENDERO’ CURA DI TEPubblico e privato nella gestione della cultura a Roma è il titolo dell’Assemblea cittadina che si è svolta sabato 20 febbraio al Teatro Vascello di Roma (via Giacinto Carini 78) per chiedere con forza la riapertura del Casale dei Cedrati di Villa Pamphili di Roma.

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A una settimana dal sequestro e dallo sgombero degli spazi, Casale dei Cedrati vuole spiegare al quartiere e alla città come sono andate le cose.

“Lanciamo un appello a tutte le realtà che a Roma hanno provato e provano ancora a fare cultura per chiedere insieme un cambio di passo all’amministrazione, ai Municipi, alle Sovrintendenze, una risposta credibile sulla governance culturale della Capitale d’Italia.

Il Casale dei Cedrati, uno dei pochissimi spazi pubblici dedicati alla cultura e all’arte aperti a Roma nel 2015, è stato chiuso e posto sotto sequestro per presunti abusi edilizi a due mesi dall’inaugurazione. Un bando pubblico, un investimento privato di circa 300.000 euro, un progetto tecnico approvato fin nei minimi particolari, decine d’incontri e riunioni negli uffici delle Sovrintendenze e del Municipio per complessivi tre anni di confronto serrato non sono bastati.

La chiusura del Casale dei Cedrati è l’ennesima ferita inflitta a una città che sembra incapace di gestire il proprio patrimonio culturale pubblico in collaborazione con le associazioni, i cittadini e le imprese. La mancanza di regole univoche e un’ipocrita e miope visione del rapporto pubblico/privato impediscono alle imprese culturali di sopravvivere e di sostenere quegli spazi che il Comune abbandona.

Librerie, cinema, centri culturali, spazi artistici, festival storici chiudono ogni giorno mentre degrado e abusivismo invadono la nostra città. Lavoriamo insieme per una nuova politica culturale.”

Migliaia di cittadini hanno già firmato la petizione su Change.org