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ITC Teatro 2023-24: incontri, spettacoli e visioni per spettatori e no a cura del Teatro dell’Argine

Riparte la Stagione dell’ITC Teatro: spettacoli, incontri, progetti speciali, eventi, laboratori. Direzione artistica del Teatro dell’Argine, in collaborazione con Comune di San Lazzaro di Savena, Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e MiC Ministero della Cultura, partner di comunicazione Profili, partner mediatico bolognateatro.it. Inoltre, la Stagione 2023-24 vede la collaborazione di Ateatro e ARCI San Lazzaro.

STAGIONE

«Segnalare le coordinate di una stagione teatrale comporta la responsabilità di una scelta. È il biglietto da visita, il vestibolo, l’ingresso verso quel mondo (provvisorio e circoscritto, ma allo stesso tempo incommensurabile) che si prova a creare invitando chi, di quel mondo, ancora non fa parte. Per Gilles Deleuze la creazione è sempre un atto di resistenza: e l’atto di resistenza massima è opporsi alla morte. Cosa c’è di incoercibile alla morte se non la fisicità del corpo e della parola? Non sono questi i fondamenti del teatro? Fondamenti peraltro mai rigidi, ma costantemente fluidi, passibili di mescidanze e intrecci sorprendenti, in un perenne divenire che garantisce l’epifania, la meraviglia come unico stato di “percezione” in grado di accomunare gli atti creativi di cui si diceva. Forse perché nel mondo reale tutto si disperde nella superficie traslucida della comunicazione che rende tutto uguale. Mentre è solo dentro i varchi, nelle zone di passaggio, liminari, che ogni cosa si carica di una luce diversa e nuova. In questi attraversamenti sta anche il desiderio di riproporre formule che, prima o dopo lo spettacolo, consentano alla comunità degli spettatori di dialogare con le artiste e gli artisti, di incontrarli, interrogarli, stare insieme e che, oltre la visione, permettano la condivisione» (Teatro dell’Argine).

La Stagione dell’ITC Teatro inizierà sabato 4 novembre 2023 con spettacoli che vedono protagonisti nomi del teatro italiano e non solo, accompagnati da appuntamenti speciali per parlare di teatro e delle tematiche portate in scena dagli artisti e dalle artiste, grazie a occasioni conviviali di scambio e approfondimento oltre il palcoscenico.

Punta di diamante saranno ancora gli incontri con alcuni importanti nomi del teatro italiano, attori e attrici che, a seguire lo spettacolo, si confronteranno con personalità provenienti da altri ambiti e con un gruppo di giovani dai 15 ai 25 anni sui temi emersi dallo spettacolo stesso: Saverio La Ruina incontrerà Erika Capasso (Presidente della Fondazione Innovazione Urbana) per parlare di memoria e comunità, Ermanna Montanari dialogherà con Elena Buccoliero (sociologa) sul tema della violenza sulle donne, mentre Enzo Vetrano e Stefano Randisi parleranno di ossessione del male e di stragi con Marcello Fois. Modera Oliviero Ponte di Pino.

Quest’anno, inoltre, l’ITC Teatro è lieto di ospitare tre lavori al confine fra teatro, danza, e teatro visuale e di figura, spettacoli di artisti e artiste davvero all’avanguardia nei loro rispettivi ambiti, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale: Untold del collettivo UnterWasser; Idem della Compagnia Abbondanza-Bertoni e Tchaïka della Compagnia Belova-Iacobelli.

Il pubblico ritroverà poi il consueto contenitore dedicato al panorama italiano contemporaneo, con tre spettacoli ospiti, più una nuova produzione del Teatro dell’Argine: From Syria: is this a child? (Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio), Solo quando lavoro sono felice (Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa), Cassandra (Elisabetta Pozzi) e Da grande voglio fare l’aggettivo (Teatro dell’Argine).

Si riconfermano, infine, gli appuntamenti di Solo all’ITC, con spettacoli in alcuni casi mai visti prima sul nostro territorio e che rappresentano anche un momento di incontro, oltre che tra gli artisti e il pubblico, anche con gli allievi e le allieve del Teatro dell’Argine: SID di Cubo Teatro (vincitore del premio In-Box); Cattivo, con Tommaso Banfi per la regia di Giuliana Musso; Oreste di Accademia Perduta/Società per Attori; Una fuga in Egitto di Retablo; e Medea per strada di Teatro dei Borgia.

Prima e dopo tutto questo, tante possibilità di condivisione: oltre ai già citati appuntamenti tematici attorno agli spettacoli dei maestri, arricchiti quest’anno da un momento conviviale, si riconferma l’aperitivo con Le parole del teatro, a cura di Oliviero Ponte di Pino e Giulia Alonzo di Ateatro,  un’occasione conviviale per parlare di teatro tra appassionati/e, spettatori/trici e chi si avvicina per la prima volta al teatro; infine, non mancheranno gli incontri post-spettacolo con le compagnie e i pranzi all’ARCI San Lazzaro, dimensioni intime in cui farsi raccontare i percorsi di alcuni degli artisti e delle artiste ospiti.

«Una stagione ricchissima, dunque, ancora una volta nella convinzione che il corpo e la parola siano l’inaggirabile fondamento non solo del teatro, ma anche delle relazioni umane. Ancora una volta nel segno dell’esserci. Di un qui e ora resistente e irriducibile alla banalità. Di un varco che sia transizione, ricerca, spaesamento, ricongiungimento» (Teatro dell’Argine).

STAGIONE JUNIOR

La Stagione Junior 2023-24 dell’ITC Teatro prosegue il suo cammino con l’intento e l’augurio di condurre bambini, bambine e adolescenti, verso lo sviluppo di un personale senso estetico e artistico.

Saranno proposti spettacoli nuovi e di repertorio con l’obiettivo di far vivere momenti di gioia e opportunità di condivisione agli spettatori e alle spettatrici affinché il teatro possa diventare un rito intrigante, non solo per il pubblico più giovane, ma anche per gli adulti e le adulte.

A partire da domenica 29 ottobre, saliranno sul palco dell’ITC Claudio Milani, ATGTP – Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, Tib Teatro, Crest, Teatro al Quadrato, Collettivo Clown, Compagnia Teatrale Prometeo e affronteranno temi quali la fiducia in se stessi, il rapporto tra generazioni diverse, la convivenza civile, la magia del viaggio e la fiducia nei sentimenti.

In particolare, a gennaio, il Teatro dell’Argine debutta con una nuova produzione, Gnam, consigliata a bambini/e dai 5 a 9, uno spettacolo che, con il linguaggio della fiaba, si addentra nel sempre più difficile rapporto dei bambini e delle bambine con il cibo.

Continua, inoltre, l’appuntamento con il Premio “Dammi la mano”: ogni domenica, una giuria straordinaria composta da bambine e bambini, nonni e nonne del Centro Anziani Fiorenzo Malpensa (e non solo) sarà presente per decretare, al termine della stagione, lo spettacolo che ha suscitato maggior entusiasmo e coinvolgimento.

Una stagione, quella rivolta al pubblico più giovane dell’ITC, che si propone nuove prospettive di emozione, creatività e incontro.

APERITIVO DI PRESENTAZIONE DELLA STAGIONE E CAMPAGNA TICKETING 2023-24

Venerdì 22 settembre 2023 alle 19.30 presso la Mediateca di San Lazzaro, si terrà la presentazione al pubblico con aperitivo a buffet. Una serata conviviale aperta alla cittadinanza, rivolta a spettatori, spettatrici, allievi e allieve di tutte le età. Ingresso libero, prenotazione consigliata su Eventbrite.

Da venerdì 22 settembre sabato 7 ottobre 2023 sarà inoltre possibile acquistare i biglietti per la nuova stagione teatrale con la Campagna Ticketing, che prevede sconti e agevolazioni su biglietti e abbonamenti e un orario esteso della biglietteria (aperta oltre che nel consueto orario da lunedì a venerdì ore 10.00-13-30 e 15.00-18.00, anche il sabato ore 10.00-18.00).

LABORATORI per tutte le etÀ

Sono aperte le iscrizioni ai laboratori di teatro per adulti e adulte principianti, base e avanzato. Il laboratorio base è un percorso che si propone di avvicinare al teatro persone che abbiano poca o nessuna esperienza di palcoscenico, in un percorso divertente ed emozionante, nel quale arti e tecniche sono apprese quasi senza accorgersene, attraverso una pratica graduale fatta di esercizi che sembrano giochi e di momenti di lavoro creativo individuali e corali. Anche i laboratori di teatro avanzati, come quelli base, non sono percorsi di formazione professionale, bensì rappresentano il passo successivo per tutti coloro che, provata l’emozione e l’esperienza del primo anno di lavoro, vogliano proseguire per uno o più anni nello studio della pratica teatrale per approfondirne temi, tecniche, conoscenze pratiche e teoriche, e ripetere così l’avventura e il divertimento del primo, o dei primi anni.

Sono inoltre attivi, per chi volesse approfondire altre discipline di teatro e delle arti performative in genere, laboratori di tessuti aerei, musical e danza.

I laboratori si tengono in fascia serale, una volta a settimana presso l’ITC Studio e l’ITC Lab.

Riprendono inoltre le proposte per bambini, bambine e adolescenti: laboratori di teatro e tessuti aerei per bambini e adolescenti dai 4 fino ai 18 anni.

Se per gli adulti il teatro rappresenta una possibilità di conoscenza e di esperienza di se stessi e del mondo, con i bambini, le bambine e gli adolescenti il teatro e i tessuti aerei, si rivelano uno strumento di divertimento e di apprendimento formidabile: un gioco meraviglioso che, attraverso l’invenzione di storie e l’improvvisazione, stimola la fantasia e la creatività; un’occasione impagabile di essere liberi di inventare e di agire imparando le regole del gioco; un continuo scoprire se stessi, mano a mano che si impara a conoscere il proprio corpo e la propria voce, strumenti in grado di generare suoni e gesti che comunicano ed esprimono ciò che si ha dentro. Un gioco nuovo e intrigante, che pure ha molto in comune con gli altri giochi e che, forse per questo, entusiasma tanto bambini, bambine, ragazzi e ragazze.

I laboratori si tengono in fascia pomeridiana, una volta a settimana presso l’ITC Studio e l’ITC Lab; per i bambini e le bambine sono previste a settembre lezioni di prova gratuite su prenotazione.

NUOVE produzioni

Tre sono le nuove produzioni del Teatro dell’Argine nella stagionalità 2023-24.

Da grande voglio fare l’aggettivo, che debutta mercoledì 13 dicembre nell’ambito della Stagione dell’ITC Teatro, vede di nuovo insieme in sodalizio artistico Nicola Bonazzi e Andrea Santonastaso.

Può essere segnata la strada di chi nasce in una famiglia di artisti? Quali conseguenze genera lo stupore di vedere il proprio padre e il proprio zio costantemente in televisione e poi ritrovarseli come compagni di giochi? E quali cortocircuiti accende nella memoria un immenso repertorio sonoro costruito da un nonno che maniacalmente ha riprodotto e catalogato, con un registratore a bobine (il cosiddetto “geloso”), ore e ore di eventi famigliari, dai più banali (le feste casalinghe) ai più importanti (il primo giorno di scuola di Andrea, la prima trasmissione televisiva di Mario e Pippo)?

Andrea Santonastaso, coadiuvato in sede di scrittura e regia dall’amico di una vita Nicola Bonazzi, si interroga sulla sua vocazione-non vocazione all’arte attoriale, narra la meraviglia di appartenere a una famiglia speciale eppure normalissima, riepiloga i casi della vita orientandoli verso quello che sente di essere oggi e, come in quaderno di appunti sorretto da preziosissime registrazioni sonore, costruisce il proprio personale “amarcord”.

 Gnam, in scena domenica 28 gennaio nell’ambito della Stagione Junior, è uno spettacolo consigliato per famiglie, bambine e bambini dai 5 ai 9 anni.

C’era una volta una bambina, chiamiamola Camilla, una bambina piuttosto golosa e capricciosa. Un bel giorno (o forse un brutto giorno) la mamma la manda a casa dello Zio Lupo per chiedere in prestito una capiente padella, con la quale preparare una montagna di frittelle e soddisfare così le insistenti suppliche della sua bambina e la sua fame insaziabile. Saranno sufficienti le frittelle preparate? Oppure Camilla mangerà anche quelle destinate allo Zio Lupo? Cercherà di ingannarlo? Sarebbe meglio di no, di solito queste fiabe non vanno mai a finire bene. Chi può dirlo?

Un racconto di paura, come quelli che le nostre nonne raccontavano alle nostre mamme per farle addormentare, o per farle ragionare, per insegnare qualcosa, o per far loro mettere giudizio. Una riscrittura della fiaba popolare romagnola Zio Lupo, che Calvino inserì nelle sue Fiabe Italiane. Una storia di pazienza, di giudizio, di regole e di errori, di rispetto di sé e dell’altro, per uno spettacolo che si addentra nel sempre più difficile rapporto dei bambini e delle bambine con il cibo.

Infine, Miserella, che debutterà nell’estate 2024: un lavoro di teatro fisico e d’attore, anzi d’attrice, sul tema del corpo che invecchia, che cambia, che decade, in particolare il corpo femminile.

Quattro quadri, quattro donne, quattro attrici: quattro corpi, diversi fra loro, insieme eppure isolati, che agiscono lo spazio e la voce come animali in gabbia, alla ricerca di un nuovo patto con il proprio sé che cambia, corpo infortunato, corpo di madre, corpo di attrice, corpo di ballo, corpo sterile, voce-corpo che si astrae da sé per guardarsi dall’esterno. Corpo che, in questa sua decadenza, ci fa pensare al pianeta che brucia e trema, all’umanità che si corrompe e si uccide, e anche al teatro, sempre sul punto di morire, sempre fragile e precario, sempre regolato da sistemi asfittici, scoordinati e mai al passo con i tempi, eppure sempre con fiori freschi sul suo gambo secco che era dato per morto.

In scena, quattro attrici del Teatro dell’Argine, Caterina Bartoletti, Giulia Franzaresi, Ida Strizzi e Micaela Casalboni, che ne cura anche la regia. Nel dietro le quinte, l’intera squadra artistica del Teatro dell’Argine, in particolare Andrea Paolucci e Nicola Bonazzi, che faranno da sponda al lavoro drammaturgico e di regia, in un gioco collettivo di scambio e per accumulo, simile a quello che portò, ormai quasi vent’anni fa, a spettacoli come Tiergartenstrasse 4, Gli equilibristi e Liberata.

PROGETTI SPECIALI

Giunge alla sesta edizione Per aspera ad astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, un progetto di formazione professionale e di creazione artistica nelle carceri di tutta Italia, capitanato da Compagnia della Fortezza/Carte Blanche – Centro Nazionale Teatro e Carcere e sostenuto da ACRI – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Per aspera ad astra mette in rete 15 compagnie teatrali, per portare lo studio e la pratica del teatro e delle arti performative dentro 14 carceri distribuite su tutto il territorio nazionale e vede il Teatro dell’Argine lavorare con i detenuti della Casa Circondariale di Bologna “Rocco D’Amato”. Attraverso corsi di formazione professionale, workshop, spettacoli ed eventi, le persone detenute possono accedere alla conoscenza e alla pratica dei mestieri del teatro, dalla recitazione alla drammaturgia, dalla scenografia al costume, dalla fonica al light design.

Il teatro dell’argine compie trent’anni

«Sembra incredibile, ma sono già passati dieci anni dalla precedente occasione… quella in cui abbiamo festeggiato i venti anni dalla nascita del Teatro dell’Argine. Già, sembra incredibile, ma adesso sono trenta. Trent’anni in cui il piccolo grande sogno di una manciata di ragazze e ragazzi (fare teatro insieme!) si è trasformato in una realtà che ha, sperabilmente, alimentato i sogni di altre persone, coltivato vocazioni, seminato idee, aperto dialoghi, intrecciato saperi ed esistenze. Quella manciata di ragazze e ragazzi è diventata una comunità estesa, senza confini ormai, perché il territorio che abita è l’immaginario, la sterminata superficie della partecipazione, il mondo illimitato dell’utopia. E allora per i trent’anni siamo qui a festeggiare non tanto noi, quel “noi” che trent’anni fa decise di dare vita al Teatro dell’Argine, ma un “noi” ben più vasto, un “noi” che tenga insieme quel “noi” originario più tutti quelli che si sono aggiunti dopo, e quelli che verranno. Sarà una vera festa, che vi sveleremo più avanti, dove ci scateneremo… e manderemo gambe all’aria il tempo che passa!» (Teatro dell’Argine).

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ITC TEATRO
via Rimembranze 26
San Lazzaro di Savena (BO)