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Giuliana Musso torna sul palco dell’ITC Teatro con il suo ultimo spettacolo, La Scimmia

Appuntamento all’ITC Teatro di San Lazzaro (Bologna) sabato 9 novembre 2019, ore 21:00, con lo spettacolo de La Corte Ospitale:

La Scimmia

di e con Giuliana Musso

testo originale di Giuliana Musso
liberamente ispirato a ‘Una Relazione per un’Accademia’ di Franz Kafka
traduzione e consulenza drammaturgica Monica Capuani
musiche originali Giovanna Pezzetta
movimento a cura di Marta Bevilaqua

Sabato 9 novembre 2019, ore 21:00, Giuliana Musso torna sul palco dell’ITC Teatro di San Lazzaro con il suo ultimo spettacolo, La Scimmia.

Un essere per metà scimmia e per metà uomo appare sul palcoscenico. È un animale che parla, canta e balla, un mostro comico: tenero come Charlot, diabolico come un arlecchino. Nel rivolgersi a un auditorio di illustri Accademici, racconta la sua storia con brutale lucidità. Prima scimmia libera, ora unica superstite di una battuta di caccia, ingabbiata e torturata, per sopravvivere sceglie l’adattamento: imita chi l’ha catturata. Dimenticata la vita nella foresta, la scimmia rinuncia dunque a se stessa e impara a esprimersi con il linguaggio umano, a ignorare l’esperienza, a pensare senza sentire. L’ultimo spettacoli di Giuliana Musso è il resoconto di una drammatica strategia di sopravvivenza, ma anche storia di resistenza in un sistema culturale dominante, violento, pericoloso. Perché è proprio ridendo di quello stesso pubblico che compiace ogni sera che La Scimmia, salendo sul palco, ritrova tutta la sua inalienabile libertà.

«Ho conosciuto La Scimmia grazie all’incontro con Monica Capuani che mi ha proposto di leggere un suo adattamento teatrale del racconto di Franz Kafka Una relazione per un’Accademia. Attraverso Monica ho conosciuto anche l’attrice britannica Kathryn Hunter, profonda e magistrale interprete di questo monologo kafkiano. Ma la volontà di creare uno spettacolo è nata solo quando ho scoperto che La Scimmia avrebbe potuto staccarsi dalla dimensione assegnatale dal suo autore per trovarne una più vicina ai temi che mi sono cari. Ho iniziato un percorso di sovrascrittura che mi ha condotto sempre più lontano da Kafka e vicino ad una proposta di riflessione di stampo antropologico. Una delle autrici che più mi hanno ispirato per questo lavoro drammaturgico è stata Carol Gilligan, psicologa dell’evoluzione e studiosa di etica. Il tema principale che ho voluto sviluppare è l’adattamento dell’individuo ad un sistema culturale violento, dominante, pericoloso. Violento perché normalizza la violenza, dominante perché gerarchizza tutti gli esseri viventi, pericoloso, perché ci spinge a una razionalità disumanizzante. In questa mia scrittura la trasformazione della scimmia in umano diviene chiara metafora dell’iniziazione dell’individuo al sistema culturale patriarcale. La conquista della razionalità è descritta come perdita di sé, di autenticità, di coerenza, perché è una razionalità che essenzialmente reprime i bisogni primari degli individui. Lo sviluppo di questo macro-argomento nel racconto della Scimmia si declina in alcuni sotto-temi quali la natura dei processi cognitivi, come ci viene proposta dai più recenti studi nell’ambito delle neuroscienze, ossia del pensiero inteso come prodotto di un corpo vivente integro, libero e senziente. Fonte di ispirazione sono stati autori quali Antonio Damasio, Frans De Waal, Candance Pert, Daniel J. Siegel. La voce di questi scienziati ha fatto da cornice alla potente suggestione che questo uomo-scimmia ha avuto sui miei sogni e i miei pensieri. Un’altra forte motivazione che mi ha spinto alla produzione di questo monologo è la mia passione per la natura buffonesca dei caratteri di commedia. Questo personaggio è a suo modo un buffone, tenero come Charlot, diabolico come un arlecchino. La Scimmia è diventata un attore del varietà e parla ai Signori dell’Accademia: facendo il cretino per il pubblico nutre la sua infinita fame di umanità. Ridendo di quello stesso pubblico che compiace ogni sera trova uno spazio di libertà. Il buffone sul palco resiste così alla violenza. » (Giuliana Musso).

Prima dello spettacolo, alle 19.30, Aperitivo con il critico: una serie di incontri con giornalisti ed esperti per approfondire gli spettacoli sorseggiando un aperitivo sul Teatrobus, un’occasione di confronto con un critico teatrale per guardare il teatro con uno sguardo più consapevole. L’appuntamento di questo sabato, 9 novembre, è curato da Marzio Badalì di Altre Velocità.

A seguire incontro con la Compagnia.

Info:
Compagnia Teatro dell’Argine
ITC Teatro di San Lazzaro
Via Rimembranze 26, San Lazzaro di Savena, Bologna
tel. +39 051 6271604 | cell. + 39 340 3973734 | teatrodellargine.org