Dalle fake news agli attacchi alla libertà d’informazione, i temi della XI edizione del Festival del Giornalismo di Perugia
Torna dal 5 al 9 aprile, tra i palazzi e le sale del centro storico di Perugia, il Festival Internazionale del Giornalismo, appuntamento imperdibile nel panorama mondiale, quest’anno alla sua XI edizione.
Cinque giorni, circa 250 eventi, oltre 500 speaker in arrivo da 44 paesi diversi, e come sempre tutto rigorosamente a ingresso libero e in live streaming con l’aiuto di 200 volontari provenienti da 27 paesi diversi.
Il Festival di Perugia è una grande newsroom mondiale, che produce un’immagine del presente in tempo reale, dove professionisti e non si incontrano e fanno giornalismo, informazione, costruendo un ricco e complesso racconto a più voci del mondo.
Tra i tanti argomenti che saranno trattati, l’America di Trump e la sua sfida continua ai media, le Filippine di Duterte, l’Africa, la Turchia di Erdogan e la libertà di informazione sotto attacco in tutto il mondo, l’Europa al bivio con Brexit e la spinta dei movimenti populisti e la pericolosa tentazione di legiferare sulla verità per contrastare le fake news, in una presunta era della post-verità.
Quattro i talk di 17 minuti affidati a personalità del mondo dei media e non solo molto diverse tra loro, che porteranno al festival le loro storie, le loro esperienze, le loro riflessioni: con Cameron Barr – The Washington Post, si parlerà della sfida al giornalismo del Presidente Trump; Adam Mosseri – Facebook, tratterà il tema del News Feed; Zaina Erhaim – Institute for War and Peace Reporting, ci racconterà la sua esperienza da giornalista, attivista e donna nella guerra in Siria; Evan Greer – Fight for the Future, sarà protagonista dell’incontro “Come abbiamo salvato Chelsea Manning: la forza della mobilitazione online di giornalisti, attivisti, avvocati”.
Numerosi gli incontri, tra cui quelli con Emiliano Fittipaldi sui segreti e le tecniche del giornalismo investigativo; Alan Friedman, Andrew Spannaus, Caterina Soffici sull’America di Trump; Giovanni Floris sul tema del bullismo; Craig Newmark e Mario Calabresi su democrazia e media; Carlo Lucarelli, uno dei più importanti e amati maestri del noir italiano; Mohamedou Slahi, Barbara Serra, Larry Siems sull’inferno di Guantanamo; Milena Gabanelli per un omaggio ai 20 anni di Report.
Ci saranno poi spettacoli e incontri a teatro: tra gli ospiti: Lirio Abbate (Carminati e il caveau dei misteri d’Italia); Alaa Arheed e Adovabadàn Jazz Band (Incontro-concerto: Vi raccontiamo la Siria in musica); Marco Travaglio (Post-verità e post-giornalism); Roberto Saviano (Quelle storie che non si devono raccontare); Diego Bianchi (Gazebo Live!); Beppe Severgnini (La lingua misteriosa dei binari: i treni tra musica, letteratura, giornalismo).
Oltre 50 workshop gratuiti aperti a tutti, non solo ai giornalisti. Tornano gli appuntamenti di Hackers’ Corner (tecniche e strumenti per la sicurezza delle fonti e nella comunicazione giornalistica), Law&Order (aspetti giuridici della professione), il filone Data Journalism, Fact-checking e quello nuovo dedicato all’engagement: al coinvolgimento, alla partecipazione degli utenti, lettori, cittadini. E tutta una serie di appuntamenti dedicati alla media literacy, anche per i più piccoli con due appuntamenti su giornalismo e su coding per bambini e ragazzi fino ai 14 anni.
Per tutte le informazioni consulta il sito www.festivaldelgiornalismo.com
Conferenza Stampa di presentazione del Festival Internazionale del Giornalismo 2017 (10 marzo 2017)
Il Festival in diretta da Perugia con:
Luca Bottura > Lateral – Radio Capital
Paolo Salerno > Le voci del Mattino – Radio Rai 1
Massimo Bordin > Stampa & Regime – Radio Radicale
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