Home News Cultura Dal convegno Slc-Cgil di Bari la richiesta di un più forte investimento sulla Cultura

Dal convegno Slc-Cgil di Bari la richiesta di un più forte investimento sulla Cultura

“Attori, Danzatori, Musicisti. BENVENUTI AL SUD. Lanciamo un sasso per i lavoratori dello spettacolo” è questo il titolo della Tavola rotonda a cui Slc Cgil ha invitato i presidenti, gli amministratori locali e i protagonisti del mondo dello spettacolo delle cinque regioni del sud: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

L’iniziativa si è svolta lo scorso lunedì 9 novembre, nel foyer del Teatro Petruzzelli di Bari.

IMG_9891Dopo i saluti iniziali di Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Bari, e di Maurizio Sciarra, presidente Apulia Film Commission, sono intervenuti tra gli altri Patrizia Minardi, dirigente Ufficio Sistemi Culturali e Turistici Regione Basilicata, Daniele Basilio, direttore Afc, Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata, Giovanni Forte, segretario generale Cgil Puglia, Nicola Marongiu, coordinatore area contrattazione sociale Cgil, Roberto Calari, responsabile Legacoop Cultura. Ha concluso i lavori Massimo Cestaro, segretario generale Slc-Cgil.

IMG_9890Nella sua relazione iniziale Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc-Cgil ha ribadito la necessità di rompere l’immobilismo, la paralisi che ha colpito il mondo della cultura. “L’Italia – secondo Bizi – non ha mai recepito la raccomandazione europea 2007 che chiedeva agli Stati membri di attuare lo Statuto degli Artisti. Nel nostro Paese agli artisti manca, innanzitutto, il riconoscimento della loro professionalità”.

relatoriTra i tanti temi affrontati Roberto Calari, responsabile di Legacoop Cultura, è intervenuto sottolineando l’importanza di questa iniziativa che mette al centro il valore della cultura per lo sviluppo del Paese e, in particolare, per la crescita economica e sociale del Sud. “Sono particolarmente grato per l’invito a rappresentare in questa sede la realtà della cooperazione come un interlocutore certamente in sintonia con le tematiche affrontate in questo convegno. Credo utile ricordare – prosegue Calari – il ruolo storico della cooperazione nel settore culturale a partire dalla fine degli anni ’70: interprete di ‘movimenti’ di pensiero, di ‘valori’, di volontà di creare ‘un nuovo protagonismo dei cittadini’ nella vita culturale del Paese.”

calari bariL’iniziativa di oggiaggiunge Calari – come quella recente di Milano, promossa da molte organizzazioni dello spettacolo e da cui sono emerse ‘proposte ed impegni per il rilancio dell’industria musicale dello spettacolo dal vivo’ rappresentano una linea di più forte e nuova presa di coscienza di affermare il ruolo del lavoro nel settore. Ma la distanza dal “dire”, dall’affermazione della nuova attenzione alla risorsa spettacolo, non si connette ancora ad impegni concreti di risorse e di adeguate modifiche normative che tengano conto e valorizzino la specificità del settore: dobbiamo ancora costruire le condizioni perché la cultura in generale sia elemento di investimento che sta all’interno delle scelte di sviluppo dei territori. Vi è la necessità di una crescita non più rinviabile dei livelli di investimento e di sostegno da parte dello stato verso la cultura, anche tramite nuove politiche infrastrutturali e culturali che la comprendano come una risorsa determinante.”

cestaroNel concludere il lavori del convegno Massimo Cestaro, segretario generale Slc Cgil, ha ribadito l’impegno straordinario del Sindacato per mettere il tema della cultura al centro dello sviluppo dei territori del Sud per determinare nuove occasioni di lavoro e di creazione di nuove imprese.

 

 

 

In allegato:

Relazione di Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc-Cgil
Intervento di Roberto Calari, responsabile Legacoop Cultura
Dati regionali SUD – confronto FUS Musica, Danza, Prosa 2014/2015
Dati produzione Cineaudiovisiva