“Cosa Nostra spiegata ai bambini” riprende la tournée dal Teatro dei Vigilanti di Portoferraio
Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città, di un anno.
Da giovedì 13 gennaio 2022, dal Teatro dei Vigilanti di Portoferraio (Livorno), lo spettacolo “Cosa Nostra spiegata ai bambini“, di Stefano Massini, con Ottavia Piccolo e I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo inizierà la sua prima parte di tournée con 11 date tra centro, nord e sud Italia. Una co-produzione Officine della Cultura, Argot Produzioni, Infinito Produzioni, Teatro Carcano Milano, con il contributo di Regione Toscana e Ministero della Cultura.
Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce: personaggi come Haifa in Occident Express o come Elda in Cosa nostra spiegata ai bambini.
COSA NOSTRA SPIEGATA AI BAMBINI
di Stefano Massini
con Ottavia Piccolo
musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo
Massimiliano Dragoni salterio, percussioni, doppio flauto
Luca Roccia Baldini basso
Massimo Ferri chitarre, mandolino
Gianni Micheli clarinetto basso
Mariel Tahiraj violino
Enrico Fink flauto
regia Sandra Mangini
visual Raffaella Rivi
disegno luci Gianni Bertoli
direttore di scena Paolo Bracciali
fonico Gabriele Berioli
foto di scena Antonio Viscido
A volte, per spiegare le cose, dovremmo solo cercare le parole. Trovarle. Infine dirle, ad alta voce. La cosa più semplice. Raccontare di come a Palermo, il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia della città, una donna, Elda Pucci, la Dottoressa, è eletta Sindaco. Raccontare poi di come sempre nel mese di aprile, di un anno dopo, il giorno 13, Elda Pucci, la Dottoressa, è sfiduciata. Raccontare infine di come a distanza di ancora un anno, il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda Pucci salta in aria spinta da due cariche di esplosivo. Nel prima, nel mezzo, nel dopo, lì dove tutto si impasta come la calce, come la colla, i miliardi dell’eroina, gli assassini del Generale Dalla Chiesa, di Michele Reina, di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, dello scrittore Pippo Fava, il cemento di Vito Ciancimino, gli Inzerillo, i Badalamenti, i Buscetta, l’avvento di Totò Riina. Chiddi forti, chiddi no e chiddi più. E la città di Palermo che per la prima volta, durante il mandato di Elda Pucci, la Dottoressa, si costituisce parte civile in un processo di mafia.
Se riuscissimo a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire.
Info: www.officinedellacultura.org