Home News Cultura Coop Archeologia: nasce “Nostoi – storie di ritorno e di esodi”, un progetto che coniuga scienza e arti performative

Coop Archeologia: nasce “Nostoi – storie di ritorno e di esodi”, un progetto che coniuga scienza e arti performative

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Una nuova esperienza di visita ai siti archeologici, che vengono raccontati attraverso i linguaggi delle arti contemporanee: nasce “Nostoi – storie di ritorni e di esodi”, un progetto di cooperazione internazionale tra Italia, Tunisia e Francia, teso a incoraggiare lo scambio tra operatori culturali del bacino del Mediterraneo e il dialogo e la mobilità tra giovani artisti, favorendo la creazione di progetti comuni.

In lingua greca, Nostoi vuol dire “ritorni”: il nome prende spunto dal ciclo epico che racconta il ritorno in patria dei Greci dopo la distruzione di Troia, di cui fa parte l’Odissea e il peregrinaggio di Ulisse verso Itaca. L’iniziativa, un progetto che coniuga scienza e arti performative, si sviluppa in due cantieri di residenza artistica, durante i quali 30 giovani artisti italiani e tunisini, selezionati tra centinaia di candidati, lavoreranno insieme per la prima volta, guidati in Italia dal regista greco Michael Marmarinos e a Cartagine Byrsa dall’artista tunisino Kais Rostom, scenografo, pittore e musicista.

Il cantiere culminerà sabato 28 e domenica 29 marzo nella Necropoli di San Cerbone, nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia, in provincia di Piombino (Li).

Le visite sperimentali inizieranno alle ore 10.30 e, durante le due giornate di visita, la storia della necropoli – uno dei monumenti più importanti della civiltà etrusca, situata ai piedi della collina dove sorgeva la città di Populonia, nota fin dall’antichità per l’intensa attività metallurgica legata alla produzione del ferro, si svelerà attraverso l’espressione, il movimento e i suoni veicolati dagli artisti, creando un’esperienza narrativa inedita e unica.

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Secondo il principio ispiratore di questo progetto, il visitatore per entrare davvero in contatto con il sito archeologico, deve mettere in atto un “rito”: saranno quindi le diverse arti performative il mezzo attraverso il quale si potrà conoscere la storia del sito, trasformando la visita in un dialogo con il luogo.

 

Capofila del progetto europeo “Nostoi”, che ha preso il via nel 2013, è Cooperativa Archeologia, realtà imprenditoriale nel settore dei beni culturali in Italia (fondata a Firenze nel 1981); i partner sono Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee – responsabile della parte artistica del progetto; il Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (Cnrs) di Marsiglia – la maggiore organizzazione di ricerca pubblica in Francia; il Teatro Nazionale di Tunisi; l’Agenzia per la Valorizzazione e la Promozione dei Beni Culturali (Amvppc), che fa capo al Ministero della Cultura della Tunisia.

Il progetto è stato selezionato per un finanziamento nell’ambito del primo bando per progetti standard lanciato dall’Unione Europea nel quadro del programma di prossimità ENPI CBC Med.

 

L’esperienza artistica proseguirà poi a Cartagine Byrsa, in Tunisia, dove gli stessi 30 artisti lavoreranno con Kais Rostom, con il coordinamento del Teatro Nazionale di Tunisi, diretto da Fadhel Jaibi. Il secondo cantiere artistico culminerà nella due giorni aperta al pubblico, il 16 e 17 maggio (www.nostoi.eu).

 

Dice Michael Marmarinos: “Come possiamo trasformare i dati storici e archeologici di un sito in una esperienza per il visitatore? Nostoi è il primo passo di un percorso di ricerca di un modello di archeologia narrante, un progetto innovativo che coniuga sapere scientifico e artistico per rivelare un modello potenziale che possa essere applicato in qualsiasi sito archeologico. Il modello infatti vuol rivelare la particolare teatralità di un luogo e le sue potenzialità interattive. L’intento è quello di creare una rete che possa sostenere nel tempo questa esperienza pilota trasformandola in un dialogo culturale vivo e attivo”.

 

Sono partner associati dell’iniziativa la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana; l’Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Scienze dell’Antichità “Giorgio Pasquali”; Laboratorio Nove; il Theseum Ensemble e il Centro ellenico dell’Istituto teatrale internazionale di Atene. Inoltre, “Nostoi” si svolge in collaborazione con Parchi Val di Cornia Spa ed è inserito negli eventi dell’Anno dell’Archeologia 2015 della Regione Toscana. Partner tecnici: Omikron e Tempo Reale.

Gli artisti partecipanti per il progetto “Nostoi – storie di ritorni e di esodi” sono: Costantino Buttita, Francesco Calistri, Gemma Carbone, Elena De Carolis, Sara Fallani, Alessandra Guttagliere, Sena Lippi, Marco Malevolti, Emanuela Masia, Cristina Pancini, Veronica Rivolta, Matteo Tanganelli, Valeria Meneghelli, Habib Nemri, Mariem Turki, Abir Cherif, Arbia Abbassi, Asma Slaimi, Salma Ben Lagha, Hela Ben Amar, Najla Arous, Rawya Ibrahmi, Amine Makni, Mohamed Ksouri, Hamdi Samaali, Zied Ben Slama, Moez Achouri, Marina Arienzale, Pamela Barberi, Serena Gallorini, Simona Arrighi.

 

Per informazioni e prenotazioni:

Tel. 0565 226445, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 14.00
prenotazioni@parchivaldicornia.it.