Convegno internazionale a Roma per contrastare la violenza contro le donne. L’aiuto concreto di Camst con il progetto “E’ ora di cambiare tono”
“Contrastare la violenza contro le donne, migliorare la qualità della vita – Stop gender based violence by improving women’s lives”, è il tema del Convegno internazionale che, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la rete D.i.Re. (Donne in rete contro la violenza), il Senato della Repubblica, l’Università di Napoli e la Società Italiana di Criminologia hanno promosso per oggi 25 novembre, dalle 9 alle 17 a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.
Durante il Convegno, verrà ribadito il ruolo strategico dei centri antiviolenza nelle politiche di prevenzione e contrasto della violenza alle donne, a partire dalla ratifica della Convenzione di Istanbul e dalla necessità di affrontare la violenza con approcci strutturali e di sistema.
Particolare attenzione, poi, verrà posta al tema del lavoro, dall’accompagnamento all’autonomia economica alle pratiche di inclusione.
Antonella Pasquariello, Presidente Camst, sarà presente, nella sessione del pomeriggio, al Tavolo dei relatori dove avrà modo di illustrare la partnership con l’associazione D.i.Re. costituita per realizzare percorsi di inserimento lavorativo nelle proprie strutture di ristorazione a favore delle donne che si rivolgono all’aiuto dei centri antiviolenza.
Dal 2013, gli inserimenti lavorativi hanno raggiunto un totale di 24 inserimenti che hanno riguardato 21 donne per un totale di oltre 100 mesi lavorativi.
Nell’ambito del progetto “E’ ora di cambiare tono”, ideato e realizzato da Camst , viene sviluppato anche un progetto informativo in partnership con l’associazione COSPE che ha portato alla realizzazione di un sito, Puntodonne , dedicato all’informazione e alla sensibilizzazione sui temi dei diritti delle donne e delle pari opportunità.
Camst rinnova, anche per il 2015, la convenzione con i centri antiviolenza della rete D.I.Re. offrendo percorsi di inserimento lavorativo, presso le proprie strutture produttive (cucine, self service, mense aziendali, etc.) dislocate in tutta Italia, alle donne che fuggono da situazioni di violenza.
Leggi il Programma