Home News Cultura Con la Cultura si mangia: in Italia vale 47 miliardi di euro e 1 milione di posti di lavoro

Con la Cultura si mangia: in Italia vale 47 miliardi di euro e 1 milione di posti di lavoro

italia creativa 2E’ proprio così: la Cultura, nel nostro Paese, vale 47 miliardi di euro di valore economico (pari al 2,9% del Pil nazionale) e occupa quasi un milione di persone.
Sono i dati contenuti nella ricerca Italia Creativa commissionata dalla Siae e dal MiBACT, realizzata da Ernst & Young e presentata alla Triennale di Milano alla presenza del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini il quale, annunciando lo stanziamento di 114 milioni di Fondi Europei per il settore ha detto però che l’Italia fa ancora troppo poco.

“Abbiamo investito poco sul presente, sul contemporaneo, sui talenti, sulle Industrie Culturali e Creativedichiara il Ministro – e l’Italia è piena di talenti, di creatività, di giovani, di grandi maestri e, soprattutto, questa creatività italiana può diventare un veicolo formidabile per la crescita. E aggiunge – “Italia Creativa dimostra esattamente quanto i diversi settori dell’industria culturale italiana contribuiscano all’economia del Paese in termini di occupazione e fatturato. È nostro preciso dovere adoperarci per favorire al massimo ogni espressione di questo settore, garantendo le corrette condizioni di mercato, contrastando pirateria e contraffazione e riconoscendo il giusto compenso a chi vi opera”.

“Italia Creativa è il cuore e il cervello del corpo economico del nostro Paese. Il settore culturale e creativo”, dichiara Filippo Sugar, presidente SIAE, “è infatti pieno di start up: ogni autore, ogni artista che inizia a pensare di dedicare la sua vita alla creatività o comunque a realizzare opere nuove è, di fatto, una start up. Quindi da sempre questa è un’industria fortemente legata all’innovazione, e l’innovazione è fonte di rottura, di pensieri nuovi, di libertà”.

Secondo Italia Creativa, per il 2014 (anno di riferimento), il valore economico complessivo dell’Industria della Cultura e della Creatività italiana è pari a 47 miliardi di euro, il 2,9% del prodotto interno lordo nazionale. Sotto il profilo occupazionale l’incidenza è ancora più significativa: quasi un milione di addetti a livello complessivo. Inoltre, il 41% degli occupati nell’Industria della Cultura e della Creatività in Italia sono giovani fra i 15 e i 39 anni, contro una media del circa 37% in tutti i settori dell’economia del Paese. Dai numeri emersi, risulta chiaro che si tratta di un’industria human intensive, fondata in larga parte sull’apporto intellettuale.occupati-per-settore-italia-creativaLa ricerca ha preso in considerazione gli undici settori più rappresentativi dell’industria della cultura e della creatività nel nostro Paese: architettura, arti visive e performative, cinema, libri, musica, pubblicità, quotidiani e periodici, radio, televisione e home entertainment, videogiochi.undici settori Italia CreativaDiciannove in tutto le associazioni di categoria che hanno collaborato allo studio: AESVI (Associazione editori sviluppatori videogiochi italiani), AGIS (Associazione generale italiana dello spettacolo), AIE (Associazione italiana editori), ANEM (Associazione nazionale editori musicali), ANES (Associazione nazionale editoria periodica specializzata), ANICA (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali), APT (Associazione produttori televisivi), CNAPPC (Consiglio nazionale architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori), Confcultura – Associazione imprese private per la valorizzazione del Cultural Heritage, Confindustria Cultura Italia, Confindustria Radio Televisioni, DISMAMUSICA (Distribuzione industria strumenti musicali e artigianato), FEM (Federazione editori musicali), FIEG (Federazione italiana editori giornali), FIMI (Federazione industria musicale italiana), NUOVOIMAIE (Nuovo istituto mutualistico per la tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori), PMI (Produttori musicali indipendenti), SIAE (Società italiana degli autori ed editori), UNIVIDEO (Unione italiana editoria audiovisiva media digitali e online).

Hanno sostenuto Italia Creativa oltre sessanta personalità di primo piano dell’industria creativa e culturale del nostro Paese, tra cui: Rosario Fiorello, Fabio Fazio, Lorenzo Suraci, Dacia Maraini, Stefano Boeri, Lillo e Greg, Malika Ayane, Maurizio Costa, Linus, Luigi de Laurentiis, Marco Mengoni, Nina Zilli, Giancarlo De Cataldo, Walter Veltroni, Gianni Letta, Luigi Vicinanza, Mario Cucinella, Andrea Zappia, Tilde Corsi, Ferruccio De Bortoli, Paolo Virzì, Michelangelo Pistoletto, Beppe Severgnini, Carlo Perrone, Mogol.

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Italia Creativa Executive Summary

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