Barni, CulTurMedia: la carta di Agrigento con il contributo della cooperazione potrà lanciare un nuovo modello per l’Europa
Lo scorso 5 e 6 aprile ad Agrigento si è tenuto l’evento “Una nuova Agenda europea per la Cultura e i Beni Culturali” organizzato da Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, cui hanno partecipato amministratori, operatori di settore ed autorità politiche italiane e straniere. Durante la giornata di sabato 6 aprile si è svolto il workshop su “Innovazione sociale, impresa culturale e il terzo settore” al quale ha partecipato come relatrice, tra gli altri, Giovanna Barni, presidente nazionale CulTurMedia.
Sappiamo che l’Italia è il più ricco di beni culturali e siti Unesco, ma laddove in Europa si parla di patrimonio culturale per lo sviluppo e la coesione e la diplomazia culturale serve una nuova narrazione: basata sulle nostre best practise, su quei processi virtuosi che hanno creato progetti sostenibili di riuso riqualificazione in cooperazione tra amministrazioni e in rete nei territori. E molti, non a caso, sono cooperativi. Anche in Sicilia. Ma allora serve che i comuni e la cooperazione in quanto più prossimi ai cittadini avviino nuove pratiche per rigenerare e riqualificare con leggi e modelli nuovi burocrazia e creatività condivisa. La carta di Agrigento con il contributo della cooperazione potrà lanciare un nuovo modello per l’Europa.
Abbiamo parlato di progetti sostenibili e inclusivi, che possono essere tali solo se misurabili nel tempo. I processi partecipati nati in questi anni come si svilupperanno nel tempo? Manterranno i loro obiettivi di inclusione sociale, occupazione, qualità e restituzione ai territori?
E’ fondamentale anche lavorare a piani integrati con altri settori come le infrastrutture o l’educazione per creare nuova domanda alla cultura.
Giovanna Barni, presidente CulTurMedia
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