Home News Cultura AgCult | Patrimonio culturale, Istat: in 2020 pandemia pesa in modo evidente su valorizzazione

AgCult | Patrimonio culturale, Istat: in 2020 pandemia pesa in modo evidente su valorizzazione

La contrazione è stata generalmente più forte nei territori in cui insistono i principali poli museali, dove si osservavano i livelli di partenza più alti

Nel 2020 l’emergenza pandemica ha influito in maniera evidente sulla valorizzazione del patrimonio, misurata dalla densità e rilevanza del patrimonio museale. L’indicatore, che considera sia la densità territoriale delle strutture aperte al pubblico che il numero di visitatori, nel 2021 scende a 1,3 per 100 chilometri quadrati, perdendo 0,3 punti rispetto al 2019 (era 1,6). Tale diminuzione è da imputare alla riduzione nei flussi di visitatori, conseguenza anche delle chiusure obbligatorie disposte per il contenimento della diffusione del Covid-19. Lo scrive l’Istat nella nota sulle misure del benessere equo e sostenibile dei territori nell’ambito dell’aggiornamento annuale del sistema di indicatori riferiti alle province e alle città metropolitane italiane.

La contrazione è stata generalmente più forte nei territori in cui insistono i principali poli museali, dove si osservavano i livelli di partenza più alti: Roma (-9,5 punti), Napoli (-5,3), Firenze (-4,0) e Milano (-3,5). Nonostante un certo livellamento verso il basso, la distribuzione territoriale resta fortemente polarizzata, con un gruppo limitato di province che anche nel 2020 si confermano su valori elevati – Trieste (35,7 per 100 chilometri quadrati), Napoli (29,6), Roma (12,4), Milano (9,4), Firenze (9,0), Venezia (6,2) e Pisa (5,3).

Tutte le altre seguono a distanza, distribuendosi tra il 4,6 per 100 kmq di Siena e i valori generalmente inferiori a 1 della larga maggioranza delle province meridionali. Anche nel 2020 il valore più basso in assoluto (0,02 per 100 kmq) si registra a Caltanissetta.

(Fonte: AgCult.it)