Home News Comunicazione AgCult | Lettura, librai ed editori indipendenti scrivono a Franceschini: sostenga iter ddl al Senato

AgCult | Lettura, librai ed editori indipendenti scrivono a Franceschini: sostenga iter ddl al Senato

Scrivono: “Siamo molto preoccupati nel vedere la fine dell’anno avvicinarsi senza che la legge sia passata al Senato”

I librai e gli editori indipendenti “sono preoccupati” dallo stallo al Senato per la legge sulla lettura e sul libro. E per questo motivo hanno scritto al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini chiedendo di sostenere il disegno di legge “affinché l’iter del provvedimento venga concluso nel giro dei prossimi giorni”. 

Dopo anni di lavoro con le parti sociali componenti della filiera del libro – scrivono Sil Confesercenti, Ali Confcommercio e Adei -, dopo che anche quest’anno gli editori dichiarano che le librerie indipendenti sono il canale preferenziale per la vendita dei libri, dopo che la legge è passata alla Camera con una votazione unanime (fatto salvo l’astensione di Forza Italia), “siamo molto preoccupati nel vedere la fine dell’anno avvicinarsi senza che la legge sia passata al Senato”.

Librai ed editori considerano “il provvedimento indispensabile per la promozione della lettura nel nostro paese e per riallineare la concorrenza fra i vari canali di vendita. Nessuna legge accontenta tutti ed è sempre un compromesso”.

Questa legge, proseguono, “ha il merito di avere accontentato tutti: dalle biblioteche alle librerie, dagli editori indipendenti a quanti fanno promozione della lettura attraverso fiere ed iniziative. Solo una piccola parte di editori, quelli più grandi sul piano del mercato e che hanno più vantaggi dalla legge Levi, ma fortemente minoritari in termini di numero di imprese, riducono l’impianto della legge ad un problema di sconto sul prezzo di copertina. Non è su questo particolare che il testo è stato votato in maniera trasversale da tutti i partiti presenti alla Camera e non riusciamo a comprendere perché adesso non possa accadere lo stesso al Senato”.

(Fonte: AgCult.it)