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AgCult | Covid: circhi e luna park in piazza, Franceschini: altri 11 mln di sostegno

Oggi in tante città d’Italia la manifestazione “Lo spettacolo viaggiante italiano scende nelle piazze”, per accendere un faro sulla situazione del settore e richiedere la ripartenza della stagione

Nel giorno in cui gli esercenti dello spettacolo viaggiante e circense scendono in piazza in tutta Italia per accendere un faro sulla situazione del settore e per richiedere la ripartenza, in sicurezza, della stagione 2021, il ministro della Cultura Dario Franceschini firma due decreti del valore complessivo di 11 milioni di euro “per il sostegno degli operatori dello spettacolo viaggiante e dei circhi”. 

I DECRETI

Secondo il ministro, “si tratta di realtà in enorme sofferenza, per le quali si è operato sin dall’inizio della pandemia, ma che continuano ad avere bisogno di un sostegno concreto”. I due decreti ripartiscono le risorse del fondo emergenza spettacolo, cinema e audiovisivo, destinando 10 milioni di euro al sostegno dello spettacolo viaggiante e 1 milione di euro al sostegno delle attività circensi. Le risorse in favore dello spettacolo viaggiante verranno erogate anche in considerazione degli importi dovuti dalle singole realtà per la tassa di occupazione di spazi ed aree pubbliche nei comuni in cui insistono gli impianti, mentre quelle per i circhi verranno riservate alle imprese di produzione circense le cui attività in Italia è stata impossibilitata dalle misure di contenimento del contagio o la cui attività all’estero è stata interrotta e il cui rimpatrio è stato ritardato o impedito per i medesimi motivi. 

LE RISORSE GIA’ EROGATE

Questi interventi rafforzano quanto già previsto nel 2020, con i 15 milioni di euro erogati in favore degli operatori dello spettacolo viaggiante e quota parte destinata ai circhi delle risorse devolute alle realtà escluse dal FUS, portando così a oltre 26 milioni di euro il montante complessivo finora indirizzato a sostenere questi specifici settori dello spettacolo dal vivo. 

LA MANIFESTAZIONE

Un anno di chiusura quasi totale, centinaia di luna park e circhi annullati in tutta Italia, oltre cinquemila famiglie senza lavoro e reddito dal primo lockdown. È tragico il bilancio degli ultimi dodici mesi per gli esercenti dello spettacolo viaggiante e circense che, venerdì 26 marzo, sono scesi in piazza in tutta Italia con la manifestazione “Lo spettacolo viaggiante italiano scende nelle piazze”, per accendere un faro sulla situazione drammatica del settore a causa della pandemia da Covid-19 e richiedere la ripartenza, in sicurezza, della stagione 2021. La richiesta è già stata presentata al ministro Dario Franceschini e alla Conferenza delle Regioni.

“Luna park e circhi sono chiusi da un anno – spiega Ferdinando Uga, esercente e presidente dell’Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti, che ha organizzato l’evento – ed è una disgrazia per le migliaia di piccole imprese la cui vita è fondata su questo lavoro. Le nostre attività sono all’aperto e abbiamo dimostrato di poterla gestire in piena sicurezza: abbiamo necessità di riaprire per dare respiro alle imprese. Le riserve economiche sono finite, gli aiuti stanziati dalle istituzioni sono stati insufficienti, dobbiamo tornare a far sorridere e a portare spensieratezza al nostro pubblico, ai giovani, alle famiglie e ai più piccoli. Chiediamo al Governo una data per la riapertura e un sostegno per la ripartenza, mentre ai Sindaci che lo scorso anno non hanno fatto svolgere i luna park anche quando si poteva, più attenzione al settore e collaborazione, per tornare ad offrire ai cittadini un divertimento popolare in piena sicurezza”.

LE REAZIONI

Il capogruppo di FDI in commissione Cultura, deputato Federico Mollicone, dal palco della manifestazione dell’Ente Nazionale Circhi ha annunciato lo stanziamento dei fondi del MiC e ha commentato: “I fondi stanziati per lo spettacolo viaggiante e l’attività circense da parte di Franceschini sono frutto anche della nostra battaglia. Su ogni provvedimento abbiamo presentato emendamenti e proposte per fondi a questa forma d’arte, anima dello spettacolo popolare. Ora devono riaprire e ripartire, con specifici protocolli, come da ordine del giorno approvato di FDI”.

(Fonte: AgCult.it)