Home News Cultura Da “Corduroy” a “Famiglia Quozzo”: ecco le nuove produzioni della cooperativa TCC TEATRO di Napoli

Da “Corduroy” a “Famiglia Quozzo”: ecco le nuove produzioni della cooperativa TCC TEATRO di Napoli

“Un lavoro corale, fatto con poche risorse ma con alte professionalità, con tanti giovani e in cui lo spirito cooperativo ha trovato la sua espressione più vera e concreta”.

Questo il primo commento di Marcella Starita, presidente della Cooperativa TCC Teatro, alla quale abbiamo chiesto di raccontarci, l’esperienza di produzione del corto Corduroy, del regista emergente Francesco Mucci, presentato alla 13^ Festa del Cinema di Roma e grazie al quale Nunzia Schiano ha ricevuto il premio del Nuovo IMAIE come miglior attrice protagonista. Su centocinquanta corti in competizione, Corduroy ha passato la selezione entrando tra i primi dieci e rimanendo poi in lizza tra i primi cinque. Con noi anche Francesco Mucci e Nunzia Schiano, al momento in tourné, che abbiamo raggiunto telefonicamente.

Corduroy (19 minuti) vede al centro della storia Marta Perna (Nunzia Schiano) una chef caduta in disgrazia a causa del marito ed ex comproprietario del loro ristorante, in carcere per aver ucciso, secondo voci indiscrete, l’amante della moglie. Nel tentativo di affermarsi come cuoca nel mondo di YouTube, Marta decide di girare dei video attraverso un cellulare per proporre le sue ricette.  Nel rispolverare una vecchia ricetta da cui è ossessionata, la cuoca mostrerà il suo lato più oscuro e inquietante.

La soddisfazione è tangibile. “Non posso negarlo – dice la Starita – perché mai come in questa produzione, anche solo con un piccolo contributo del Nuovo IMAIE, che pure è stato importante, e  con la collaborazione, lo sforzo di grandi professionisti, tecnici e artisti, siamo riusciti a realizzare un prodotto di qualità”. “Tutti si sono messi in gioco – continua – ben al di là del badget, tutti hanno messo a disposizione competenza e passione e il risultato è arrivato”.

Avete potuto contare su un cast d’eccezione – Maria Bolignano, Lello Serao e Raffaele Ausiello, oltre, naturalmente, alla protagonista Nunzia Schiano – una squadra, nella sua completezza, di tutto rispetto, composta per lo più da giovani, e qui l’entusiasmo della presidente di TCC Teatro diventa incontenibile. “Si – prosegue – non possiamo che esser grati per avere avuto la disponibilità totale di questi artisti ma anche dei tanti giovani che, ognuno per la propria competenza, hanno fatto un lavoro straordinario. A partire dal regista, Francesco Mucci, sul quale abbiamo puntato senza riserve”. “Per la nostra cooperativa i giovani sono una grande ricchezza e cerchiamo con ogni mezzo di valorizzarne le capacità e la voglia di fare. D’altro canto, i giovani sono il futuro: nutrono le nostre idee e le nostre speranze con il loro essere totalizzanti e intemperanti, con la loro voglia di mettere al centro un sentimento, una ragione, occorre dare loro solo un’opportunità. I giovani che ci costringono a rimanere al passo con i tempi, anche tecnicamente direi nel nostro caso e che, infatti, ci hanno portato la nostra nuova sfida, quella del web”.

Francesco Mucci, ha respirato arte e cooperazione dalla nascita. Figlio di Nunzia Schiano e Niko Mucci, due grandi artisti e due colonne della storica Cooperativa Libera Scena Ensamble, di cui sono stati soci con Lello Serao e Renato Carpentieri, tra gli altri, e che nasce dall’esperienza dei primi anni Ottanta del secolo scorso di un gruppo di attori e scenografi napoletani, diretti dal compianto e indimenticabile Gennaro Vitiello che, nella cantina di via Martucci, fonda il Centro Teatro ESSE, la prima esperienza di Avanguardia Teatrale a Napoli e tra le prime in Italia.

“Penso che quello dell’impresa cooperativa – dice Francesco Mucci – specie in un’epoca contraddistinta da un individualismo sfrenato in cui rischiamo di perderci, di liquefarci, sia uno strumento importante per ritrovare modalità di produzione ma anche di vita sociale di prospettiva”. “Sono convinto – aggiunge – che la cooperazione sia utile al cinema. L’esperienza fatta nella produzione di questo corto mi ha dato una grande lezione: da soli non si può fare niente e, quindi, non solo conviene cooperare ma è anche bello perché per Corduroy abbiamo lavorato davvero come se fossimo una grande famiglia e questo ha dato i suoi frutti”. “Ho scritto questa storia – conclude – pensando proprio a Nunzia, a mia madre, osservandola tra le mura domestiche, immaginandola in una veste diversa, insolita sia come donna che come attrice. Per me è stata una sfida e senza di lei credo che sarei rimasto fermo alla sola idea”.

Nunzia Schiano, che si è misurata con un thriller psicologico, in una veste assolutamente inusuale, ha dato una prova d’attrice straordinaria, di rara intensità. “E’ stata un’avventura particolare – dice – anche perché il regista è pure mio figlio. Un’esperienza particolare, che considero un arricchimento, soprattutto perché ho lavorato con giovani professionisti che ci hanno messo una grande attenzione e passione”. Cooperatrice di lungo corso: “Si – interviene pronta – credo nel valore dello stare insieme per creare ricchezza e benessere per tutti. Vale nel nostro lavoro, in teatro come nel cinema, ma credo che sia vero per ogni tipo di attività. Anche il fatto di mettere insieme tutti questi giovani ritengo sia stato per loro un modo per misurarsi con il fare insieme, che assolutamente ha poi dato risalto alle loro individualità professionali. Noi dobbiamo essere attenti ai giovani, in generale, dobbiamo avere la capacità di ascoltarli ma anche di dare loro i giusti stimoli per crescere in competenza. In un momento storico in cui vince l’omologazione, la cultura fa la differenza, come sempre”.

Nel frattempo per TCC Teatro è partita una nuova sfida, la web serie ‘Famiglia Quozzo’, ideata da Maria Bolignano e scritta con Maurizio Rosabella e Michele Losciale. Storia di quanta negatività possa arrivare dalla cosiddetta TV spazzatura, che abbrutisce, trasforma e incattivisce fino all’inverosimile una famiglia, all’origine, modello. Tra il comico e il grottesco, la nuova produzione è stata presentata ufficialmente a Napoli il 30 ottobre 2018 ed è già stata premiata come miglior regia per la sezione WebSerie nella rassegna CortiSonanti. E’ possibile seguire ‘Famiglia Quozzo’ sia su FB (Maria Bolignano Official) che su IGtv.