Home News Cultura Beni Comuni, risposta corale: una grande festa conclusiva di Teatro partecipato e condiviso nei Comuni del cratere sismico

Beni Comuni, risposta corale: una grande festa conclusiva di Teatro partecipato e condiviso nei Comuni del cratere sismico

gruppoconscrittaSono stati i cittadini, nella loro duplice veste di spettatori e attori, a sancire, sabato 20 dicembre, il successo di ComunInAzione, la grande festa conclusiva del progetto Beni Comuni che, a circa tre mesi dal suo avvio, lo scorso 1 ottobre, ha trasformato il centro cittadino di Carpi, con le sue strade e piazze, i suoi poli culturali ed architettonici, in un enorme teatro sulla scena del quale i cittadini hanno giocato il ruolo di principali protagonisti.

Il progetto Beni Comuni è stato finanziato dal MiBACT e promosso da Comune di Carpi, in collaborazione con ERT Fondazione e ATER, e con il patrocinio del Dipartimento delle Arti Visive Performative e Mediali dell’Università di Bologna, dopo aver attivamente coinvolto in spettacoli, laboratori, concerti, partite di calcio, momenti conviviali e molto altro, i cittadini dei Comuni coinvolti.

Schermata 2014-12-28 alle 09.17.18Una conferma, quella di sabato scorso, della bontà dell’intenso lavoro svolto in questi mesi negli undici Comuni coinvolti – insieme al capofila Carpi, anche Mirandola, Cavezzo, Concordia, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, San Possidonio, Novi di Modena, Cento, Campogalliano e Soliera – un lavoro fatto da oltre sessanta appuntamenti con l’obiettivo di rinsaldare e ricostruire le identità delle comunità minacciate dal terremoto del 2012, attraverso la partecipazione attiva alla costruzione di eventi artistici che abbiano come orizzonte primario il senso della condivisione e dello stare in comune.

 

Hektor Budlla e Noemi ArcangeliEd è proprio con quest’ultimo che, presso il Teatro Comunale, sì è conclusa la lunga giornata di iniziative. Ad applaudire gli attori del Gruppo di Lavoro Beni Comuni e i 200 cittadini che hanno recitato insieme a loro e sotto l’attenta regia del direttore artistico Claudio Longhi in ComunItalia, una carrellata sui più celebri egoisti della storia della letteratura, da Mida a Scrooge – un pubblico che ha riempito ogni spazio disponibile.

Apprezzatissimi anche i due danzatori di Aterballetto, Hektor Budlla e Noemi Arcangeli, esibitisi nella performance Vertigo e, non ultimi, i 40 giovani ballerini che hanno preso parte ai laboratori Space/Il lento risveglio condotti da Arturo Cannistrà a Carpi e Cento.

 

FiestaSebbene la serata al Comunale ne abbia rappresentato il degno epilogo, nel corso della giornata la festa ha riservato molte altre sorprese, cominciate sin dalla mattina, con Fiesta, la parata-spettacolo del Teatro Due Mondi che, nel suo tragitto a suon di musica e ritmo dall’allegria lungo corso Alberto Pio e piazza Martiri, ha stupito, incuriosito e attratto centinaia di persone.

Il primo pomeriggio è poi stato dedicato alla restituzione delle decine di laboratori svolti nei mesi scorsi: i Labori-Comuni, una carrellata di corti teatrali divisi tra l’Auditorium Loria e l’Auditorium San Rocco in cui, ad essere protagonisti, è stato l’intrico di memoria, speranze, timori, presente e futuro, insomma del vissuto di persone di ogni età, residenti Comuni coinvolti dal progetto.

Detective, cacciatori, esploratori sono stati, poi, i bambini che, insieme ai propri genitori, hanno preso parte al QuizBeniComuni, il gioco urbano che, animato da attori e musicisti, li ha portati a risolvere misteri, rebus, giochi di abilità tra le torri, i saloni e le volte di Palazzo Pio e del Teatro.

 

Philopolis 1Philopolis 2Philopolis 3Philopolis 4Apprezzatissimo, infine, Philopolis, la fiaba urbana appositamente realizzata per l’occasione dalla Compagnia di danza aerea Cafelulé, che ha portato migliaia di persone in piazza Martiri per assistere ad uno spettacolo insieme poetico e sensazionale, gli ingredienti del quale sono stati performers aerei, una bicicletta volante, 50 metri di proiezione e la città protagonista, con l’esibizione della Corale Savani dal balcone della Torre dell’Orologio. Palazzo Pio è così divenuto lo sfondo di una fiaba che, attraverso i giochi di luce e le evoluzioni delle incantate figure sospese nel vuoto, ha narrato dell’anima di una città, del rapporto tra il proprio passato, il presente e il futuro, dei suoi abitanti, del senso di comunità.

 

morelli_simoneUn progetto davvero importante – ha sottolineato Simone Morelli, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Carpi – il cui più grande merito mi pare sia stato quello di mostrare delle comunità che, senza rimuovere il proprio recente passato e anzi facendo i conti con esso, sono capaci di guardare al futuro. I cittadini protagonisti, attori in prima persona di un teatro in cui è la città stessa a mettersi in scena, rappresentano poi un altro degli elementi chiave di un’avventura che, dai suoi esiti, mi pare rendere evidente come la decisione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di stanziare i fondi necessari si sia rivelata fruttuosa.

La giornata di ieri, infine, ha mostrato, come meglio non si potrebbe, un altro aspetto al quale tengo molto, ovvero che il Teatro, la Cultura, si fanno nella città, e che spazio culturale c’è laddove vi siano persone che si ritrovano insieme per discutere, confrontarsi o assistere ad una rappresentazione. Ovvero che, accanto a Teatri, Musei, Biblioteche, la cultura si può e si deve fruire anche nelle piazze, perché prima che gli spazi sono le persone, la loro interazione, il presupposto sine qua non della cultura. È stato molto emozionate vedere migliaia di cittadini che, in una piazza Martiri davvero magica assistevano, naso all’insù, ad uno spettacolo unico.

Mi auguro che il progetto possa continuare anche il prossimo anno, per far ulteriormente maturare quegli importanti semi che sono stati gettati da quella che spero si possa definire una prima edizione”.

 

Per ulteriori info consulta il sito www.progettobenicomuni.it e la pagina Facebook “BeniComuni