Home News Comunicazione BIENNALE – “Alleanza, un percorso irreversibile per rispondere alle sfide della modernità”

BIENNALE – “Alleanza, un percorso irreversibile per rispondere alle sfide della modernità”

2-biennale-9-ottobreBologna, 9 ottobre 2016 – Un percorso irreversibile. Una svolta necessaria per dare risposta alla sfida che la modernità ci consegna: essere lo strumento per superare i guasti della disuguaglianza e della frammentazione nata da un eccesso di competizione. È l’Alleanza delle Cooperative Italiane, così come l’hanno delineata questa mattina i presidenti di Legacoop Mauro Lusetti e di Confcooperative Maurizio Gardini, entrambi co-presidenti dell’Alleanza, intervenendo alla Biennale di Bologna.

“Il dibattito di questi giorni – ha spiegato Lusetti – ci ha consegnato una consapevolezza forte: la cooperazione può e deve farsi carico di una parte dei problemi che potremo avere con lo sviluppo futuro e le tendenze dei mercati”. “Mentre aumenta la distanza tra chi sta bene e chi sta male – ha aggiunto Gardini – e avanza un’economia della disuguaglianza, spetta a noi tenere aperta la porta di un’alternativa credibile”. Una strada lungo la quale la costituzione dell’Alleanza costituisce un passaggio fondamentale.

“Rivendico con orgoglio ha detto Gardini il percorso realizzato negli ultimi anni, il nostro essere stati capaci di presentarci alle istituzioni insieme, portando a casa risultati che da soli non avremmo raggiunto. Nei prossimi mesi avremo bisogno di un grande rilancio: abbiamo davanti un percorso di innovazione legislativa cooperativa e la traduzione dell’articolo 45 della costituzione da portare a casa”.

“Centotrenta anni fa ha ripreso Lusetti il perimetro della cooperazione era unico. Noi stiamo lavorando su un progetto che vuole ricomporre quel perimetro. I nostri mondi hanno consolidato modalità organizzative diverse, ma gli interessi che rappresentiamo sono identici e così i valori e i riferimenti costituzionali. Ora dobbiamo lavorare sugli aspetti organizzativi per rendere concreta e stabile nel tempo questa convergenza. Stiamo battendo una strada mai battuta da nessuno, non abbiamo riferimenti se non quello che siamo capaci noi di costruire”.

“Non è un ritardo di qualche mese ha concluso Lusetti che ci spaventa”. “Non esistono ripensamenti – ha proseguito Gardini – è comune il pensiero che il percorso è irreversibile. Lungo questo percorso chiediamo di avere tutti i cooperatori a fianco nel costruire qualcosa che non è finalizzato a noi ma a milioni di cooperatori che ci sono stati e ci saranno. Impiegare oggi qualche tempo in più va bene se vuol dire evitare domani un problema che ritarderebbe ben più gravemente il percorso”.

“Negli ultimi due anni e mezzo ha continuato Gardini sono nate 20mila: solo 5mila hanno aderito alle centrali dell’Alleanza. Dobbiamo conquistare la fiducia di chi non ci ha scelto ma soprattutto contrastare tutte quelle che utilizzano in modo strumentale il nostro modello giuridico per fare cose contrarie ai nostri valori. Non è sufficiente aver raccolto 100mila firme, dobbiamo mantenere alta la guardia e restare vigili”.

“Per il futuro ha concluso Lusetti vogliamo realizzare un forte lavoro sul modello di governance, recuperando in pieno la democrazia partecipata che dentro alla cooperativa deve garantire il primo controllo. Dobbiamo mettere il socio al centro e ricordare che non possiamo assumere comportamenti che violano i nostri valori: mettere a rischio, ad esempio, l’intergenerazionalità non viola le leggi, ma va contro uno dei nostri principi fondamentali”.

(fonte: www.legacoop.coop)