Home News Comunicazione Le cooperative culturali e turistiche della Sicilia. Un incontro ‘non ortodosso’ per discutere di futuro

Le cooperative culturali e turistiche della Sicilia. Un incontro ‘non ortodosso’ per discutere di futuro

Consegnati i premi “Costruttori di comunità” a 5 realtà attive sul territorio

PALERMO. Costruttori di comunità: che è soprattutto un riconoscimento a chi si mette in gioco creando un hub sul territorio in cui la comunità possa riconoscersi e che quindi, possa spontaneamente sostenere.

È il nome scelto da CulTurMedia LegaCoop Sicilia  per i premi che sono stati consegnati – al termine dell’incontro su  “Le cooperative culturali e turistiche della Sicilia. Partecipazione, cura, rigenerazione e lavoro” che si è svolto mercoledì 21 dicembre 2022 da CreZiPlus ai Cantieri della Zisa, a Palermo – al Museo dei 5 sensi di Sciacca, a Badia Lost & Found di Lentini, a CoopCulture, e ai palermitani Parco Uditore, OrtoCapovolto e Cotti in flagranza, ma anche a CoopCulture; un riconoscimento speciale alla dirigente scolastica dell’ICS Sperone-Pertini Antonella  Di Bartolo. Tutte realtà cooperative che ormai sono molto radicate nei territori dove operano e hanno innescato un processo di rigenerazione urbana e sociale che parte dal basso.

Ma l’incontro ai Cantieri della Zisa (molto partecipato, almeno un centinaio di rappresentanti di realtà diverse) è servito soprattutto per confrontarsi: tra cooperative, istituzioni, sindacati. Prendendo spunto da chi ha deciso di restare e lavorare in Sicilia, da chi ha messo su un’impresa creativa, da chi vuole progettare e creare reti magari con realtà simili.

Non un convegno ortodosso ma uno spazio messo a disposizione di chi si occupa di cultura: hanno risposto alle domande e portato il loro contributo gli assessori regionali ai Beni Culturali Elvira Amata, e al Turismo (collegato da remoto), Francesco Scarpinato; il direttore generale dei Beni culturali Franco Fazio, l’assessore alla Cultura  Giampiero Cannella, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale;  e Filippo Parrino, presidente Legacoop Sicilia. Apre, tutti d’accordo sulla “necessità di offrire opportunità ai giovani che così non sono costretti a cercare altrove una vita lavorativa. Offrire supporto, spazi e occasioni per far sì che possano trovare una strada e, nello stesso tempo, investono la loro creatività sull’isola”.

Tra gli altri partecipanti, Letizia Casuccio, direttore Generale CoopCulture; Massimiliano Lombardo, appena confermato presidente di CulTurMedia Sicilia; Aurelio Angelini, presidente del comitato nazionale agenda 2030 UNESCO, Paolo Inglese, direttore del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università; i deputati Valentina Chinnici, Fabrizio Ferrara, presidente della V commissione parlamentare e Luigi Sunseri, della commissione UE; Elena Torri, program manager di CreAree, il sindaco di Polizzi Generosa Gandolfo Librizzi.

Le conclusioni sono state affidate a Giovanna Barni, presidente nazionale di CulTurMedia che spiega come “l’approccio cooperativo è quello che accomuna e mette in sinergia istituzioni, imprese e persone; talenti diversi che trovano nello sviluppo di innovazione e creatività la chiave per il lavoro, di oggi e di domani. Filiere che creano nuove economie, basate su risorse naturali e culturali, in tutti i territori in maniera diffusa e il più equa possibile”.

Sono stati i settori più colpiti dalla pandemia ma sono anche i primi a puntare sulla ripresa, complice un patrimonio culturale straordinario su cui investire. E’ il comparto più innovativo e con maggiori possibilità di crescita, in tutto in Sicilia ci sono 172 cooperative che lavorano nell’ambito della cultura, dell’innovazione e degli audiovisivi, creando un indotto di almeno diecimila unità e una ricaduta di diversi milioni di euro sull’isola. Non per nulla è l’ambito occupazionale in cui è più alto il numero di giovani laureati, con conoscenza delle lingue straniere. Si guarda al futuro, alle opportunità del PNRR in ambito culturale, ma anche ad un territorio che, pur avendo fatto passi da gigante negli ultimi dieci anni, mostra ancora grandi sacche da mettere a regime e valorizzare. 

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