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Editoria, pubblicato dpcm attuativo Fondo di sostegno al settore: 90 milioni a disposizione

Interventi di sostegno al settore dell’editoria: questo l’obiettivo del Fondo da 90 milioni di euro istituito dal comma 375 della legge di bilancio 2022 (234/2021) e attuato da un decreto del presidente del Consiglio pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

Il provvedimento stabilisce che di questo fondo:

  • la fetta più grande del fondo, ovvero 35 milioni di euro, sarà utilizzata per incentivare gli investimenti orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale nel settore dell’editoria radiofonica e televisiva, e delle imprese editoriali di quotidiani e periodici e delle agenzie di stampa, per l’erogazione di contributi destinati agli investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzate al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione da parte dell’utenza. Una quota delle risorse, pari a 10 milioni di euro, è destinata agli investimenti dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali titolari di Logical Channel Numbers (LCN); un’altra, sempre da 10 milioni, è destinata agli investimenti dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) in ambito locale che abbiano avuto accesso alla capacità trasmissiva nelle aree tecniche di cui alla delibera AGCOM/19/39/CONS; 7,5 milioni di euro andranno agli investimenti dei titolari di concessioni radiofoniche, dei fornitori di contenuti radiofonici digitali e dei consorzi di imprese editoriali e una quota di medesima entità alle imprese editoriali di giornali e periodici;
  • 28 milioni di euro andranno alle imprese editoriali di giornali e periodici, con almeno tre giornalisti inquadrati con Contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico e in regola con l’adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali; il contributo sarà pari a 5 centesimi di euro per ogni copia cartacea di quotidiani e periodici venduti, anche mediante abbonamento, nel corso del 2021 a titolo oneroso in edicola o presso punti di vendita non esclusivi, ad esclusione delle copie cartacee oggetto di vendita in blocco;
  • 15 milioni di euro sono destinati a favorire la trasformazione digitale, l’ammodernamento tecnologico, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi, l’attivazione di punti vendita addizionali e la realizzazione di progetti di consegna a domicilio dei quotidiani e periodici, e i beneficiari sono le persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste, non titolari di reddito da lavoro dipendente, ai quali viene riconosciuto un contributo una tantum fino a 2mila euro;
  • 3 milioni di euro sono stanziati per i datori di lavoro che appartengono alle imprese editoriali di quotidiani e periodici, anche di nuova costituzione, alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali che assumono giovani giornalisti e professionisti con età non superiore ai 35 anni in possesso di qualifica professionale, opportunamente attestata, acquisita nel campo della digitalizzazione editoriale, dell’informazione e documenti informatici, della comunicazione e sicurezza informatica, del servizio on-line e trasformazione digitale, anche nel settore dei media; ai datori è riconosciuto un contributo forfettario nella misura di 8mila euro per ogni assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato, perfezionatosi nel corso dell’anno 2022. Ancora, 9 milioni di euro sono destinati ai datori di lavoro delle imprese editoriali di quotidiani e periodici, alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali con l’obiettivo di riconoscere un contributo forfettario nella misura di 12mila euro per la trasformazione, nel corso del 2022, di un contratto giornalistico a tempo determinato o di collaborazione coordinata e continuativa in contratto a tempo indeterminato.

Per fruire delle risorse, le modalità saranno definite con provvedimento del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri da adottarsi entro trenta giorni da oggi e pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento stesso.

 

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