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Turismo esperienziale, firmato il decreto per formare operatori

Di concerto con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna ha firmato, il 10 giugno 2021, il decreto che regola l’istituzione del fondo sperimentale per la formazione turistica esperienziale, prevista dalla Legge di Bilancio 2021.

Il turismo esperienziale pone al centro il viaggiatore e la sua connessione con il luogo, la sua cultura, i suoi abitanti. Si contrappone, in questo senso, al turismo di massa. Si tratta di un fenomeno in grande ascesa negli ultimi anni, ancor di più dopo gli effetti delle restrizioni connesse alla pandemia. Questo provvedimento vuole stimolare lo sviluppo di questa forma di turismo, attraverso una formazione di qualità degli operatori che se ne occupano.

Cosa prevede il fondo: gli stanziamenti per regioni e aziende

Il fondo stanziato, pari a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, è rivolto alle Regioni meridionali, che indirizzeranno le risorse – attraverso propri bandi – a enti e agenzie di formazione accreditati, istituti tecnici superiori o università per lo svolgimento di corsi di formazione.

Le risorse sono ripartite come segue:

  • Campania: 350.000 € per 70 operatori da formare;
  • Sicilia: 350.000 € per 70 operatori da formare;
  • Puglia: 350.000 € per 70 operatori da formare;
  • Calabria: 250.000 € per 50 operatori da formare;
  • Sardegna: 250.000 € per 50 operatori da formare;
  • Abruzzo: 250.000 € per 50 operatori da formare;
  • Basilicata: 100.000 € per 20 operatori da formare;
  • Molise: 100.000 € per 20 operatori da formare.

Ciascuna Regione può integrare le risorse che le spettano fino a una quota aggiuntiva pari al 20%, incrementando così in maniera proporzionale anche il numero degli operatori che avranno accesso ai corsi. Si giunge così a un numero di operatori formati che potrà oscillare complessivamente tra i 400 e i 480.

Il fondo è considerato sperimentale e – in caso di esito positivo – potrà essere rifinanziato anche per gli anni a venire.

Per indirizzare al meglio l’azione delle Regioni, sono indicati i seguenti criteri di valutazione per i bandi:

  • qualità e innovatività del progetto, in particolare in relazione alle tematiche di sostenibilità ambientale;
  • precedenti esperienze del proponente in materia di piani formativi riferibili al turismo esperenziale e sostenibile;
  • la garanzia che almeno la metà degli operatori formati che risultino inattivi al termine del corso abbiano accesso a un tirocinio, uno stage o un contratto di lavoro presso imprese turistiche o strutture ricettive operanti nel territorio regionale.

GU Serie Generale n.179 del 28-07-2021

www.ministroperilsud.gov.it