Home News Comunicazione NATO IN VENETO NUOVO SETTORE CULTURMEDIA: RIUNISCE OLTRE 40 COOP DELLA CULTURA, DEL TURISMO E DELLA COMUNICAZIONE

NATO IN VENETO NUOVO SETTORE CULTURMEDIA: RIUNISCE OLTRE 40 COOP DELLA CULTURA, DEL TURISMO E DELLA COMUNICAZIONE

E’ nato in Veneto CulTurMedia, nuovo settore di Legacoop. Riunisce oltre 40 cooperative della cultura, del turismo e della comunicazione: 9500 i soci e quasi 6500 gli addetti, per un fatturato di 148 milioni di euro. Responsabile, Davide Mantovanelli

Marghera-Venezia, 19 febbraio 2018 Sono 43 le imprese venete di CulTurMedia, il nuovo settore di Legacoop Veneto che da oggi riunisce, con una visione intersettoriale, le cooperative operanti nella produzione e valorizzazione della cultura, nel turismo e nell’editoria. Oggi a Mestre la sua assemblea costitutiva, svoltasi al Forte Marghera negli spazi della cooperativa sociale Controvento, alla presenza anche del presidente nazionale di CulTurMedia, Roberto Calari. Obiettivo dell’accorpamento – che rispecchia quanto già avvenuto a livello nazionale -, è rafforzare ulteriormente la rappresentanza delle cooperative di questi settori: imprese che in questi anni hanno saputo acquisire peso e ruolo sempre più rilevanti per l’economia, lo sviluppo sostenibile e la promozione turistica dei nostri territori.

Si tratta infatti di realtà che dal 2014 al 2016 hanno dato buoni segnali di resistenza e “resilienza” alla crisi economica, con un numero totale dei soci passato da 8.525 a 9.479 (+10%) e quello degli addetti cresciuto da 6.362 a 6.486 (+2%). Anche in termini di fatturato i risultati sono rilevanti e segnano un considerevole aumento complessivo: da 121 milioni del 2014 ai 148 milioni del 2016, toccando soglia +18% (dati bilancio 2016).

«Il trend positivo coinvolge le grandi cooperative leader nazionali di settore come le piccole realtà. È una crescita che si deve sia alla loro capacità di saper fare innovazione di processo e di prodotto, che alla loro forte connessione ai diversi territori in cui operano» spiega Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto, che aggiunge: «L’occupazione creata da tali imprese, proprio per le loro caratteristiche intrinseche e i loro ambiti di attività, è spesso per figure di alto livello scolastico e di elevata professionalità; ancor più in questi ultimi anni, a testimonianza del fatto che il fenomeno cooperativo è in costante e positiva evoluzione».

L’assemblea è stata anche l’occasione per raccontare alcune esperienze di eccellenza e innovazione, evidenziando come talune cooperative abbiano saputo rispondere alla crisi diversificando la proposta, ampliando i target dei destinatari dei servizi, elevando le competenze professionali ma anche lavorando insieme.

Dalla cooperativa sociale di tipo B Qualità, di Marghera, che, da cooperativa di pulizie, nel 2008 ampliando il suo core business ha esteso la propria attività con la gestione del centro “Le Vie” di Quarto d’Altino, dove coniuga attività ricettiva, sostenibilità, promozione sociale di persone “fragili”, sviluppo di un turismo lento; a Cadore, cooperativa sociale bellunese di tipo B, nata nel 2008 e impegnata nella sperimentazione continua di forme innovative di accoglienza dei visitatori nelle valli cadorine e in progetti di turismo di comunità. E ancora, La Piccionaia, realtà culturale storica del territorio vicentino e ben oltre, nonché punto di riferimento per la diffusione della ricerca artistica nel sistema teatrale nazionale. Fino ad arrivare a due imprese cooperative di grandi dimensioni come Doc Servizi, coop veronese oggi leader in Europa nella produzione e gestione di eventi e nella fornitura di servizi tecnici e artistici nel mondo dello spettacolo, dell’arte, la cultura e la creatività, grazie all’innovazione costante e a una sempre qualificata risposta ai bisogni: una risposta che comprende in misura importante tutele per le professioni, anche nuove, dei settori; e poi la veneziana CoopCulture, che gestisce servizi per i beni culturali in tutto il Paese, mettendo a disposizione le proprie competenze e tecnologie per valorizzare il patrimonio culturale italiano: nel solo Veneto sua la gestione di musei  come palazzo Ducale, Correr, Ca’ Rezzonico, i Musei ebraici di Venezia e Padova, palazzo Querini Stampalia, palazzo Mocenigo e palazzo Fortuny, e ancora il Museo Multimediale delle Mura di Padova, Villa Widmann Rezzonico Foscari, la gestione dei servizi all’Orto Botanico di Padova.

Responsabile del Settore CulTurMedia Veneto è stato nominato Davide Mantovanelli. Veronese, classe 1973, laurea in Storia contemporanea e un master in Economia della cooperazione a Bologna, Mantovanelli è coordinatore provinciale di Legacoop Verona e da 12 anni in Legacoop Veneto. «Il nuovo Settore nasce con l’obiettivo fondamentale di dare visibilità, coordinare e raccordare in un’efficiente rete regionale le cooperative che ne fanno parte, creando sinergie fondamentali in un’economia moderna» commenta Mantovanelli. «Sarà compito di CulTurMedia rafforzare la rappresentanza politica e sindacale, potenziare il dialogo con le istituzioni locali, favorire tra le imprese associate la conoscenza e l’aggiornamento puntuale in merito alle novità normative e alle nuove opportunità». 

Scheda esperienze cooperative

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