UOMINI DI MARE, la dignità umana e la speranza al centro della due giorni di Koreja
UOMINI DI MARE è il progetto di Koreja realizzato in collaborazione con GUS (Gruppo Umana Solidarietà) e Conversazioni sul Futuro Festival, che affida all’arte e al teatro la capacità di riflettere sul senso della dignità umana e della speranza, verso nuovi incontri e cambiamenti possibili.
Sabato 13 aprile 2019 alle ore 20.00 i Cantieri Koreja (Lecce) ospitano la proiezione del cortometraggio IUS MARIS selezione MigrArti alla 75a Mostra del Cinema di Venezia, con la regia di Vincenzo D’Arpe, la sceneggiatura della scrittrice Simona Toma prodotto da Fluid Produzioni con il sostegno di MiBac MigrArti e di Apulia Film Commission. IUS MARIS narra la storia di Yassine, un ragazzo nato e cresciuto a Lecce da genitori marocchini che vive, come tutte le ragazze e tutti i ragazzi di seconda generazione, a cavallo tra due culture, senza il conforto di una reale integrazione. Attraverso il mare e il surf, però, questo processo di integrazione arriverà a compimento. Introduce Lucio Toma, QuasiCinema (Ingresso gratuito).
Sempre sabato 13 alle ore 20.45 in scena KATËR I RADËS. IL NAUFRAGIO, lo spettacolo che ha debuttato alla Biennale Musica di Venezia nel 2014, con la regia di Salvatore Tramacere, testo Alessandro Leogrande, musiche Admir Shkurtaj. Katër i Radës. Il Naufragio è la storia di un’imbarcazione progettata per 9 membri di un piccolo equipaggio, poi rubata da trafficanti di uomini. Il 28 marzo 1997 quell’imbarcazione, su cui viaggiavano circa 142 persone, fu speronata nel canale d’Otranto dalla corvetta Sibilla della Marina Militare Italiana, che ne contrastava il tentativo di approdo sulla costa italiana. 81 persone morte, 27 dispersi, 34 superstiti. Una storia qualunque, una delle tante tragedie del mare e di un’umanità che dimentica facilmente.
Katër i Radës non vuole essere semplicemente un’opera della memoria. È piuttosto il tentativo, attraverso la musica, di liberare l’universo umano di chi è andato incontro a una delle tante tragedie del Mediterraneo: quella di una piccola motovedetta albanese, stracarica di uomini, donne e bambini, affondata nel marzo del 1997 davanti alle coste italiane. Nell’atto unico si affollano i sommersi e i salvati, chi è sopravvissuto e chi è scomparso, le loro voci, i loro pensieri, e soprattutto il loro viaggio verso il buio, pieno di grandi ansie e piccoli desideri, sogni e paure, digressioni, apparizioni, improvvise rammemorazioni. Alessandro Leogrande.
A seguire Luigi Manconi, il politico e sociologo, direttore dell’UNAR, l’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni istituito all’interno del Dipartimento per le pari opportunità, restituirà il suo personale OMAGGIO AD ALESSANDRO LEOGRANDE.
Domenica 14 aprile 2019 alle ore 18.30 sarà la volta IO KHALED VENDO UOMINI E SONO INNOCENTE presentazione con Francesca Mannocchi, autrice e giornalista e Marco Damilano, direttore de L’Espresso. Coordina Gabriella Morelli coordinatrice Conversazioni sul Futuro. Khaled è libico, ha poco più di trent’anni, ha partecipato alla rivoluzione per deporre Gheddafi, ma la rivoluzione lo ha tradito. Così lui, che voleva fare l’ingegnere e costruire uno Stato nuovo, è diventato invece un anello della catena che gestisce il traffico di persone. (Ingresso gratuito)