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Crisi di governo, giornali e popolo: il commento di Vincenzo Vita

Siamo nel bel mezzo di un passaggio delicatissimo della vicenda italiana. La crisi di governo, che evoca una vera crisi di sistema, potrebbe avere esiti assai diversi: un ravvicinato ritorno alle urne, ovvero una nuova maggioranza. In tutti i casi è urgentissimo, come è emerso dagli stessi suggerimenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, un provvedimento specifico che aggiorni la normativa sulla par condicio e dia forma ad una specifica task force che vigili sul rispetto delle regole e omologhi le dirette su Facebook o le norme sul silenzio elettorale alla disciplina in vigore, pensata in età analogica e tuttavia […]

“Senza tetto nè legge. La Tv dell’inferno” di Vincenzo Vita

Se si fa eccezione per qualche articolo, non pare che al momento susciti qualche interesse la rapida discesa nell’inferno televisivo della par condicio. A vista d’occhio e di telecomando, durante i giorni di una crisi drammatica per la vita repubblicana, l’equilibrio delle e nelle presenze politiche sul piccolo schermo non solo è saltato. Si è, bensì, rovesciato nel suo contrario. E’ diventato ovvio inondare il video di flussi spesso illimitati nel tempo di comizi e conferenze stampa senza contraddittorio o riequilibri adeguati. Quando si racconterà la storia di questo periodo apparirà chiaro quanto ha pesato la televisione nella crescita dei […]

Direzione CulTurMedia: fra primi risultati e prossimi obiettivi

TELEVISIONE AD EFFETTO IMMEDIATO, di Vincenzo Vita

L’American Economic Review ha recentemente pubblicato uno studio curato da Ruben Durante dell’Universitat Pompeo Fabra di Barcellona, da Paolo Pinotti della Bocconi di Milano e da Andrea Tesei della Queen Mary University di Londra. Tema: l’influenza sul voto della televisione commerciale di marca berlusconiana. La ricerca è interessante non solo perché ribadisce e accerta scientificamente un’analisi antica di una parte (sì, solo una parte, purtroppo) della mediologia italiana, volta a sostenere l’influenza di quei “modelli culturali” sull’opinione pubblica. Ma ancor più suggestiva è la riflessione sulla lenta preparazione del D-day della discesa in campo del Cavaliere di Arcore. La rete […]

Direzione CulTurMedia: fra primi risultati e prossimi obiettivi

“Agcom, i sette anni che non sconvolsero il mondo” di Vincenzo Vita

Il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Angelo Cardani ha presentato ieri la relazione annuale del 2019. In verità, si è trattato di un compendio dell’attività del settennato di vigenza dell’attuale consiliatura dell’Agcom. Che scade in queste ore, dopo alti e bassi che rendono incerto un giudizio finale: non tanto positivo, salvo il fatto che – dati certi nomi circolanti per la successione- la compagine uscente potrebbe persino in futuro essere rimpianta. Chissà. Cardani, persona peraltro cortese e tuttavia a disagio nell’età acre del conflitto della e nella società dell’informazione, ha dato il senso di un eccesso di timidezza, […]

Direzione CulTurMedia: fra primi risultati e prossimi obiettivi

GREGORETTI, LA TELEVISIONE INTELLIGENTE di Vincenzo Vita

Ugo Gregoretti è stato la televisione intelligente. Sono note, ovviamente, le cospicue attività nel cinema, che gli è stata riconosciuta  tardivamente nel 2010 con il Nastro d’argento alla carriera; nonché la vivacissima indole giornalistica. O l’attitudine di organizzatore culturale o di direttore d’opera. O di uomo di teatro. O di attore. Tuttavia, non meno importante e per certi versi più rivoluzionaria è la parte della biografia che attiene al piccolo schermo. Con il documentario di esordio (1960) “La Sicilia del Gattopardo” vinse il Prix Italia. Ma la genialità prefigurante (pensiamo all’invenzione della contaminazione tra la cultura d’élite e la fruizione […]

Made in Italy, Alleanza Cooperative e Terzo Settore chiedono confronto al MiC sulle ICC

UNA TELEFONATA TI ACCORCIA LA VITA, di Vincenzo Vita

Lo scorso venerdì 28 giugno si è tenuto a Roma un interessante e utile convegno promosso da “Assoprovider” (presidente Dino Bortolotto) sulle telecomunicazioni, viste queste ultime dal lato dei piccoli operatori: magari meno grandi in termini di fatturato e di potere reale (al cospetto, ad esempio, degli oligarchi della rete), ma spesso negletti nelle scelte dei governi, compreso quello attuale. Eppure, dai cosiddetti “piccoli” potrebbe venire un contributo concreto contro il digital divide e per illuminare le periferie con la banda larga, attribuendo – ad esempio- le frequenze cosiddette licenziate, ferme a causa della burocrazia. Un fulmine, però, ha attraversato […]

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L’ALLEGRO PLOTONE DI ESECUZIONE SOCIAL, di Vincenzo Vita

Presso la sede della federazione degli editori, nell’ambito dell’accordo siglato con Google nel 2016, si è tenuto lo scorso lunedì un workshop su “Le nuove frontiere del giornalismo digitale”. La base della discussione è stato il “Reuters Institute Digital News Report 2019” illustrato da Nic Newman, senior della società, introdotto dal direttore generale della Fieg Fabrizio Carotti. Ne hanno parlato il docente Sergio Splendore, l’analista dei media Pier Luca Santoro, Riccardo Terzi di Google e Andrea Santagata della Mondadori. Il rapporto svolge un’analisi delle strategie e dei consumi editoriali, ivi compresi abbonamenti e donazioni, condotta in circa 40 paesi.  Diciamo […]

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il manifesto | Crimi: «Gli editori nazionali fuori dai contributi pubblici»

Stati generali dell’editoria. Il sottosegretario sostiene, per il futuro, aiuti pubblici solo alla stampa locale: «Niente moratoria ai tagli per le 7 testate che prendono milioni di euro» «Nonostante lo shock dei tagli, vogliamo ridurre al massimo “morti e feriti” tra gli editori. Non a caso il fondo per il pluralismo è lì, non l’abbiamo abolito». Che farne allora? All’ottava giornata degli stati generali per l’editoria Vito Crimi ci tiene a mettere bene in chiaro un paio di punti, indispensabili a capire come si interverrà alla fine del percorso. PRIMO, IL SOSTEGNO alla stampa locale rimane e anzi potrebbe aumentare: […]

Direzione CulTurMedia: fra primi risultati e prossimi obiettivi

La televisione che fu, di Vincenzo Vita

L’ultima campagna per il voto europeo, vista sotto il profilo dell’esposizione mediatica, è stata una vera svolta. Se ne parlerà a lungo negli studi comunicativi, nei quali ha sempre avuto centralità il tema degli effetti della televisione sui comportamenti elettorali. Ecco, la ricerca presentata nei giorni scorsi condotta dall’”Osservatorio mediamonitor” del “Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale” dell’Università La Sapienza di Roma con l’istituto Eurispes (a cura di Christian Ruggiero e Luca Baldazzi), ci racconta che il peso del vecchio schermo è in caduta libera. Forse inesorabile. La prova provata viene dal computo delle presenze nei talk dei leader: Di […]

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TELEVISIONE E SOCIAL AL FOTOFINISH, di Vincenzo Vita

Persino meglio del previsto le tribune elettorali della Rai. Uno share tra il 2% e il 4,5%, grazie soprattutto agli azzeccati confronti a tre collocati in orario decente sulla terza rete. Come si vede, se si osa un po’ il pubblico si appalesa. E’ un sintomo interessante, da valutare con cura da parte dei vertici dell’azienda pubblica. Certamente la televisione continua, eccome, ad essere importante, ma è in calo rispetto all’ascesa dei social. Chi sta studiando in modo scientifico la recente campagna elettorale (“Osservatorio tg”, a cura del dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale dell’università La  Sapienza d Roma con […]

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