Home News Cultura “Raccogliamo ciò che seminiamo”, editoriale di Demetrio Chiappa su Doc Magazine di febbraio

“Raccogliamo ciò che seminiamo”, editoriale di Demetrio Chiappa su Doc Magazine di febbraio

dechiappaSi sono spenti i riflettori sull’EXPO. Quello smontare veloce delle strutture e la demolizione degli edifici tanto affascinanti quanto posticci, realizzati per stare in piedi pochi mesi, lascia in tutti noi un po’ di tristezza. Soprattutto perché, da operatori del settore dello spettacolo, abbiamo fantasticato sul possibile utilizzo di quei tanti teatri, degli spazi immensi e delle strutture organizzate per ospitare eventi in parte mai realizzati e immense platee tutt’oggi ancora immaginarie. Con la speranza che invece qualcosa di serio e positivo rimanga, si può cercare di fare i primi bilanci delle attività e iniziative che l’EXPO ci ha portato.

A parte il lavoro di montaggio e smontaggio che, insieme all’attività di assistenza nei vari stand durante i sei mesi di fiera, ha dato un bel po’ di lavoro ai nostri soci, ricordo con curiosità l’incontro con una rappresentanza cinese.

La richiesta di collaborazione era legata al fatto che, in seguito alla recente liberalizzazione per la quale il popolo cinese ha la possibilità di avere due figli a coppia, il governo si sarebbe trovato a breve a raddoppiare la popolazione di giovani, con la conseguente necessità di riorganizzare i piani di sviluppo culturale per queste nuove generazioni. Abbiamo analizzato insieme i vari settori in cui Doc si muove, approfondendo il mondo della musica classica, la lirica, il jazz, ma anche prosa e teatro, piuttosto che performance artistiche più raffinate, esplorando anche rapporti e relazioni con musei e gallerie d’arte.

La cosa che ci ha particolarmente colpiti è che quando abbiamo parlato di fumetti, fumettisti e soprattutto del mondo dei “Cosplayers”, i nostri interlocutori si sono illuminati e dopo un paio di mesi di riflessione, ci hanno contattati dicendo di essere interessati a quel mondo di ragazzi travestiti da fumetti, che a loro dire erano i più adeguati alla formazione culturale delle nuove generazioni.

Sicuramente si tratta di un punto di vista soggettivo, ma credo sia importante fare delle serie riflessioni su quello che accade e si muove dall’altra parte del mondo e su quello che le nuove generazioni raccoglieranno dal nostro seminato.

Demetrio Chiappa, presidente Doc Servizi

Doc Magazine n.10, febbraio 2016