Il Mibac ascolta: una giornata di dialogo con il mondo del Terzo settore per parlare di professioni e gestione partecipata
“Il Mibac ascolta – il ruolo del terzo settore per la valorizzazione e tutela dei beni culturali” è la giornata di confronto che il Ministero ha organizzato venerdì 1 marzo alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma insieme al mondo del Terzo settore per parlare di professioni e gestione partecipata.
Gianluca Vacca ha introdotto i lavori sottolineando come sia impensabile che solo il pubblico debba gestire il patrimonio culturale. La premessa è ottima ma la confusione tra lavoro – pur nell’impresa no profit- e volontariato non fa bene al paese.
L’incontro è stato organizzato dal Ministero per attivare un canale con tutto il mondo privato che in forme diverse si occupa di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale: cooperative, associazioni, fondazioni, piccole imprese. Daniela Tisi ha ricordato come bisogna potenziare gli accordi di valorizzazione per coinvolgere i territori e le reti museali e che bisogna definire il ruolo dei privati e del terzo settore nella gestione del patrimonio.
Secondo Alfredo Moliterni le criticità del rapporto tra pubblico e privato a livello normativo andrebbero sciolte con una maggiore flessibilità per valorizzare l’apporto del terzo settore. Il privato risponde a una pluralità di valori e il rapporto tra privato e pubblico nel campo del patrimonio culturale non può essere ridotto al rapporto tra Stato e mercato.
I lavori della giornata sono stati chiusi dal Ministro Alberto Bonisoli che ha sottolineato importanti questioni come la necessità di rivedere le normative per snellire i processi, il giusto valore al lavoro nel nostro settore, che deve essere retribuito adeguatamente e un approccio agli investimenti futuri del Ministero che includerà, oltre al restauro e il recupero di un bene, anche il progetto di valorizzazione conseguente, coinvolgendo subito chi gestirà il bene e si occuperà della sua fruizione.
In conclusione sempre il Ministro ha lanciato la proposta di rendere permanente questo forum affinché diventi “un momento di confronto in cui periodicamente ci andiamo a raccontare delle cose”.
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