Home Agenda Inaugurazione mostra Alessandria Sforzesca: alla Cooperativa Arca la gestione della Biblioteca Storica del Seminario

Inaugurazione mostra Alessandria Sforzesca: alla Cooperativa Arca la gestione della Biblioteca Storica del Seminario

Inaugurazione venerdì 5 aprile alle ore 15.30 presso Palazzo Monferrato (via San Lorenzo, 21) della mostra “Alessandria Sforzesca (1450-1535) nei volumi rari della Biblioteca del Seminario”, una mostra preziosa e raffinata nella sacrestia restaurata di Santa Maria di Castello che vede protagonisti alcuni tra i volumi più antichi e rari della Biblioteca del Seminario, opere di alto valore culturale, stampate nel periodo che va dalla fine del Quattrocento all’epoca del Concilio di Trento, quando la diocesi alessandrina ebbe l’opportunità di esprimere il primo e unico pontefice piemontese della storia del papato.

La mostra aperta anche il giorno successivo, sabato 6 aprile (stesso orario, dalle ore 15.30 alle 17.30), è organizzata dalla Parrocchia di Santa Maria di Castello, dalla Cooperativa ARCA, cui è affidata la gestione della Biblioteca Storica del Seminario, e dalla Consulta per i beni culturali dell’Alessandrino.

L’evento è inserito nel progetto “Effetti collaterali“, legato alla mostra “Alessandria scolpita” e gode del sostegno della Compagnia di San Paolo di Torino.

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Gli anni segnati dalla dominazione territoriale degli Sforza (1450-1535) sono infatti poco conosciuti per quanto riguarda la storia locale e ogni scoperta costituisce una sorpresa. Attraverso i volumi che provengono dalle collezioni del Collegio dei Gesuiti, dal Collegio dei Canonici di Santa Maria di Castello e da altri illustri donatori (tutti confluiti a fine Settecento nella Biblioteca del Seminario creata dal vescovo De Rossi) emergono storie, personaggi, protagonisti della cultura di quel tempo, che sovente sono stati dimenticati e che invece hanno avuto un ruolo di primo piano e hanno contribuito a fare di Alessandria un luogo vivace di scambio ed elaborazione nella letteratura come nelle arti della pittura e della scultura.

I volumi in mostra – alcuni sono incunaboli, cioè i primi libri stampati in Europa – mostrano ad esempio la figura di Giorgio Merula, umanista alessandrino, intellettuale di grande fama alla corte di Milano e in altre dell’Italia del tempo, autore tra l’altro di una famosa Storia dei Visconti.

Le xilografie (incisioni su legno) che impreziosiscono i frontespizi dei volumi rimandano direttamente agli esiti della pittura e della scultura di tanti artisti originari o attivi sul territorio, come Giovanni Mazone, Agostino Bombelli, Baldino da Surso, Giovanni Angelo Del Maino, le cui opere si possono ammirare a Palazzo Monferrato.

Una di queste immagini, scolpite su legno e poi trasferite su carta per essere inserite in un volume, è considerata una tra le più antiche rappresentazioni dal vero della città tra Tanaro e Bormida, risalente al 1430 circa.

Le note di possesso manoscritte su alcune pagine ricordano importanti comunità che hanno caratterizzato la vita ecclesiale e religiosa di quegli anni, come la chiesa e il convento domenicani di San Marco (sull’area ove oggi sorge il duomo), la chiesa e convento dei Canonici Lateranensi (Santa Maria di Castello), l’antica cattedrale di San Pietro distrutta dai francesi nel 1803.

Frammenti di una storia lontana cinque secoli, che rimangono conservati sotto le copertine e tra le pagine di libri preziosi, esposti per la prima volta in un ambiente segreto, la sacrestia della chiesa di Santa Maria di Castello, appena restituito all’utilizzo liturgico dopo il restauro dei grandi armadi lignei settecenteschi.