Home Agenda All’ITC Teatro arriva “Lingua di cane”, lo spettacolo di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx

All’ITC Teatro arriva “Lingua di cane”, lo spettacolo di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx

Sabato 10 marzo 2018 ore 21.00

ITC Teatro di San Lazzaro
(Via Rimembranze 26, San Lazzaro di Savena – 051.6270150 – biglietteria@itcteatro.it)

L’Arpa-Compagnia Residente | Teatro Garibaldi Di Enna

Lingua di cane

di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx
con Franz Cantalupo, Sara D’Angelo, Elisa Di Dio, Noa Di Venti, Mauro Lamantia, Rocco Rizzo
drammaturgia Sabrina Petyx
regia Giuseppe Cutino

Sabato 10 marzo 2018 la Stagione di Prosa dell’ITC Teatro di San Lazzaro (via Rimembranze 26) prosegue con Lingua di cane, lo spettacolo di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx.

“Lingua di cane” è la lingua di chi non ha voce per parlare, di chi elemosina un pezzo di pane, di chi non merita un rispetto, una vita e una morte da uomo, come se uomo non lo fosse mai stato. “Lingua di cane”, in realtà, è un pesce di mare, che vive adagiato sui fondali sabbiosi, che sta, invisibile come lo sono alcuni esseri umani, trasparenti, senza nome, partiti per un viaggio senza approdo. Sei attori danno voce a storie semplici e a pensieri dolorosi, attraversando sogni, paure, amicizie, inimicizie, addii, tradimenti e speranze. Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx arrivano all’ITC Teatro con un lavoro che tratta il tema della migrazione attraverso una partitura polifonica e una scrittura coreografica fatta di braccia protese e polmoni che ansimano, di mani in rivolta e di piedi che sprofondano.

«E di poetica bellezza parliamo dopo avere assistito a Lingua di cane di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx, che ha inaugurato la stagione del Teatro Garibaldi di Enna, con la direzione artistica di Mario Incudine, spettacolo teatrale prodotto dalla Compagnia dell’Arpa e che mette insieme i migliori talenti ennesi nella prima produzione, tutta incentrata sui talenti locali, che il teatro comunale ennese realizza. […] Il regista alcamese-palermitano Cutino ne racconta visivamente gli orrori, sulla ragnatela drammaturgica ordita da Sabrina Petyx. I sei attori ennesi sulla scena, Franz Cantalupo, ideatore del progetto, Sara D’Angelo, Elisa Di Dio, Noa Di Venti, Mauro Lamantia e Rocco Rizzo, sono le lingue di cane (sogliole) che a cerchi concentrici restringono il Mare Nostrum. E lì che ci fanno vedere la morte, come quella dei cadaveri periti in mare, braccia aperte come Cristi e occhi spalancati che sembrano respirare come se fossero polmoni. […] Lo spettacolo è sospeso su una dimensione onirica che emerge per farsi reale, come dall’inconscio, e ne svela la tragedia. Fratelli di una volta che sembrano sovrapporsi a quelli odierni, slang siculo americani che si mischiano a slang siculo arabi, perché non c’è nessuna differenza. La regia di Cutino non lascia nulla al caso e integra in maniera pertinente le belle musiche che fungono da climax per innescare i quadri colorati dai bravi attori, in un apparente disordine di assoli improvvisati che diventano il culmine della bellezza scenica. Per una tragedia epocale che non possiamo ignorare» (Domenico Trischitta – sicilymag.it).

A seguire incontro con la Compagnia

Nell’ambito di Interscenario 6, un’iniziativa di Centro La Soffitta, Teatro dell’Argine, Teatri di Vita, Teatro delle Ariette, in collaborazione con Associazione Scenario e MET.