Home Agenda “Alan e il Mare” di Giuliano Scarpinato chiude a Milano la Stagione 2017/18 di Industria Scenica

“Alan e il Mare” di Giuliano Scarpinato chiude a Milano la Stagione 2017/18 di Industria Scenica

venerdì 20 aprile ore 21.00
Everest
Via Sant’Anna 4
Vimodrone Milano

Con la partecipazione di Amnesty International Lombardia

ALAN E IL MARE
testo e regia Giuliano Scarpinato
con Federico Brugnone e Michele Degirolamo
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Accademia Perduta Romagna Teatri

A chiudere la Stagione Teatrale 2017/2018 di Industria Scenica è il giovane regista Giuliano Scarpinato, autore di Fa’afafine e fra le nuove promesse più apprezzate della drammaturgia in Italia.

Industria Scenica, il 20 aprile, presenterà in unica data all’Everest di Milano Alan e il mare, in una serata speciale che vedrà la partecipazione di Amnesty International Lombardia

In scena, la storia di Alan Kurdi – il bambino siriano la cui fotografia del corpo inerme sulle rive di Bodrum ha scosso il mondo intero. L’Alan di Scarpinato è un bambino-pesce, figlio perduto di un padre che era in cerca di fortuna, fratello delle alghe e dei coralli pronto a condurre in un viaggio immaginifico negli abissi del mare. Un’altra tematica di scottante attualità, ormai protagonista della cronaca di tutti giorni, è al centro di Alan e il mare, presentato in prima assoluta a “Segnali” – Festival Teatro Ragazzi (2-5 maggio 2017): la tragedia dei migranti.

Questo tragico fatto di cronaca, per molti versi impossibile da rappresentare, si sublima qui nell’ideale canto di una sirena, che con videomapping e videoproiezioni porta sul palcoscenico dell’Everest l’evento reale in una dimensione onirica e trasfigurativa, l’unica capace di affrontare argomenti difficili quali la separazione, il lutto, lo smarrimento identitario, e di arrivare agli occhi ma soprattutto alla sensibilità di un pubblico giovanissimo (dagli 8 anni in su).

Giuliano Scarpinato (Palermo, 1983) è attore, regista e drammaturgo. Dopo il diploma presso la scuola del Teatro Stabile di Torino, lavora come attore, tra gli altri, con John Turturro (Italian Folktales), Carlo Cecchi (La dodicesima notte), Giancarlo Sepe (Jekyll e Hyde), Emma Dante (Verso Medea, La muta di Portici, Feuersnot ), Marco Baliani (Un paese di nuvole e fiori) , Daniele Salvo (Aiace, Edipo re, Re Lear, Gramsci a Turi ), Cristina Pezzoli (Antigone), Carmelo Rifici (Fedra), Mauro Avogadro (L’incorruttibile, Tre De Musset). Nel 2011 riceve la segnalazione speciale della giuria al Premio Hystrio alla vocazione. Come regista debutta nel 2009 al Teatro Stabile di Torino in un allestimento de I ciechi di Maeterlink , che va in scena per il Festival delle Colline Torinesi. Da qualche anno lavora appassionatamente nell’ambito del teatro ragazzi. Nel 2012 è finalista al Premio Scenario Infanzia con lo spettacolo La fortuna di Philèas , liberamente tratto dal libro illustrato “La grande fabbrica delle parole” di Agnes Delestrade e Valeria Docampo. Nel 2014 vince il Premio Scenario Infanzia con lo spettacolo Fa’afafine – mi chiamo Alex e sono un dinosauro . Lo spettacolo, insignito del premio per aver affrontato, per la prima volta nel teatro ragazzi italiano, il delicato tema della diversità di genere, diventa nel 2015 una produzione del Teatro Biondo Stabile di Palermo. Riceve anche il prestigioso Premio Infogiovani al Festival Internazionale del Teatro di Lugano, e viene segnalato da Krapp’s Last Post tra i dieci migliori spettacoli di teatro ragazzi del 2015. Nello stesso anno, Giuliano dirige Elettra di Hugo von Hofmannsthal per il festival “Dionisiache”, nella splendida cornice del Tempio Dorico di Segesta. Lo spettacolo è occasione per la costituzione di CaveCanem, un collettivo di artisti impegnato nell’ideazione e realizzazione di diversi nuovi progetti. Nel 2017 debutta al Festival “Segnali” di Milano con Alan e il mare , co-prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG.

Industria Scenica nasce nel 2012 con l’idea di progettare e realizzare percorsi che integrano le arti performative con il sociale, la formazione con lo sviluppo personale e ricreativo del singolo e della collettività. Negli anni è rimasta coerente con il suo percorso, credendo in una drammaturgia di comunità e nella produzione di spettacoli teatrali a partire da tematiche sociali. Per farlo, si serve di uno spazio storico e alternativo, un ex post-lavoro dell’età di quarant’anni, una balera, che ha accolto migliaia di persone di passaggio e non, l’Everest. L’ Everest è sede di Industria Scenica dal 2014 e le cinque menti artistiche che l’hanno fondata – Andrea Veronelli, Serena Facchini, Isnaba Miranda, Ermanno Nardi e Francesca Perego – tutt’oggi la fanno crescere scalandone la vetta. Oggi Industria Scenica collabora con numerose compagnie teatrali, produce spettacoli di sperimentazione, lavora su interventi di drammaturgia di comunità e coesione sociale, progetti di peer education, media education, percorsi di formazione teatrale e video, performance interattive e visite di tourism theatre. Ha anche una sua compagnia, Elea Teatro , con dieci anni di esperienza e spettacoli all’attivo.

Per la stagione teatrale 2017/2018, Industria Scenica collabora con: Comune di Vimodrone, Mibact, Circuito Ministeriale Multidisciplinare della Lombardia C.L.A.P.Spettacolodalvivo, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.

APPUNTAMENTO FUORI STAGIONE
Preview del Festival Tendenza Clown, organizzato da C.L.A.P. Spettacolodalvivo
1 – 7 maggio 2018
Teatro Franco Parenti di Milano
domenica 29 aprile all’Everest ore 21:00
COMPAGNIA LIBERTIVORE
Hetre/Phasmes
Scrittura e messa in scena Fanny Soriano Con Kamma Rosenbeck e Nina Harper Musica Thomas Barrière
Costumi Sandrine Rozier
Produzione Compagnie Libertivore
Coproduzione Archaos pôle national des arts du cirque méditerranée – Marseille Residenze Archaos pôle national des arts du cirque méditerranée – Marseille, Gardens / cité des arts de la rue – Marseille, L’espace peripherique / parc de la villette – Paris, L’academie Fratellini – La Plaine Saint-Denis
Con il sostegno di Le Merlan scène nationale de Marseille nel quadro di La ruche, cellula d’accompagnamento delle compagnie emergenti della regione Provenza – Alpi – Costa Azzurra.

 

Per maggiori informazioni consulta il sito www.industriascenica.com