Al Parenti debutta “Il delitto di via dell’Orsina” nuovo spettacolo di Andrée Ruth Shammah
Dal 9 al 23 dicembre 2021 al Teatro Franco Parenti di Milano debutta “Il delitto di via dell’Orsina” di Eugène Labiche, nuova regia di Andrée Ruth Shammah dove “si ride, si canta, si balla, ma alla fine rimane una certa inquietudine”, come racconta Antonio Cornacchione, tra gli interpreti dello spettacolo.
Con il suo nuovo spettacolo, Andrée Ruth Shammah torna alla drammaturgia francese scegliendo una commedia brillantemente costruita da un gigante come Eugène Labiche. La regista affida il ruolo dei protagonisti a due grandi interpreti come Massimo Dapporto e Antonello Fassari, accompagnati da un cast d’eccezione che vede la partecipazione di Antonio Cornacchione. Sulla scena, disegnata da Margherita Palli, anche una piccola orchestra – pianoforte, clarinetto e flauto – a eseguire le musiche originali di Alessandro Nidi.
La trama racconta di due uomini che si risvegliano nello stesso letto, con le mani sporche e le tasche piene di carbone. Non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente dopo aver lasciato una festa. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte e, tra una serie di malintesi ed equivoci, si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio. I due protagonisti, per evitare di essere incolpati, si dimostreranno capaci del peggio: l’eliminazione di tutte le prove del loro crimine. Ma un’incredibile ed inaspettata svolta dell’ultimo momento fermerà l’assurda escalation omicida.
“Pensando a questi due personaggi”, afferma Shammah: “profondamente diversi l’uno dall’altro: uno ricco, nobile, elegante e l’altro rozzo, volgare, proletario che devono confrontarsi con quello che credono di aver fatto, ho pensato subito a Massimo Dapporto e Antonello Fassari, un’accoppiata con cui non ho mai avuto l’occasione di lavorare, e che non ha mai lavorato assieme, ma assolutamente perfetta per dare vita a questa storia.”
“Quella di Labiche -continua la regista- è una commedia contraddistinta da un’inquietudine di fondo, che s’innesta però all’interno di una struttura teatrale talmente perfetta da rendere il meccanismo comico garantito. Ed è solo al cospetto di un genio del teatro come Labiche, che ci si può permettere di inoltrarsi così a fondo nell’opera, di scavare dentro a ogni pagina e a ogni battuta, per cercare tutto ciò che vi è rinchiuso. Che è, semplicemente, la nostra vita: le tensioni familiari, il complesso rapporto tra marito e moglie e tra le diverse classi sociali, la gelosia, il sospetto, il contemporaneo conflitto tra essere e apparire ma, soprattutto, la solitudine. La solitudine di chi è sempre stato solo, di chi ha scelto di esserlo, di chi solo non è ma, a volte, un po’ ci si sente. Più di ogni altra cosa, però, quello che troviamo in questo spettacolo è la voglia di tornare a ridere. La voglia di tornare a teatro per divertirci, per dimenticarci per una sera dei nostri pensieri, e uscirne più leggeri. Perché questa è una delle cose che in questi mesi ci è mancata di più.”
Info e biglietteria
via Pier Lombardo 14 – Milano
t. 02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
teatrofrancoparenti.it