Home News Cultura AgCult | #velesuoniamo: video-appello del mondo del jazz per la tutela dei lavoratori musica e spettacolo

AgCult | #velesuoniamo: video-appello del mondo del jazz per la tutela dei lavoratori musica e spettacolo

Paolo Fresu, Mario Biondi, Raphael Gualazzi, Fabio Concato, Gianluca Petrella, Christian Meyer, Ada Montellanico, Karima, Simone Graziano e altri 74 artisti del mondo del jazz italiano, la cui fama e arte travalica i confini nazionali, hanno lanciato un video-appello per raccogliere firme sulla petizione #velesuoniamo, lanciata dal Maestro Fresu insieme a Simone Graziano e Ada Montellanico su Change.org, che ad oggi ha superato le 56mila firme (change.org/VeLeSuoniamo)

“Il mondo dello spettacolo tutto, indistinto, sta vivendo un momento molto difficile, come potete immaginare. Questo appello è un segno importante per la nostra dignità e per il ruolo che noi ricopriamo nella società”, dice Concato nel video. “La categoria dei musicisti ha bisogno di maggiori tutele: chi suona e vive di concerti in questo periodo non li può fare e i musicisti sono lavoratori importanti e necessari”, aggiunge Paolo Silvestri. 

“Finalmente il mondo della musica si sta mettendo insieme”, dichiara Claudio Carboni. “Questa petizione serve a dare un segnale”, precisa Gianluca Petrella. “Dateci una mano, non solo voi avete bisogno della musica e dei musicisti ma anche noi abbiamo bisogno di voi, dimostrateci che ci volete bene!”, aggiunge Mario Biondi.

“Dovete firmare, condividete e diffondete la campagna”, chiedono gli artisti a più voci, perché “è un’occasione meravigliosa per dare voce ai nostri diritti”, prosegue Filippo Vignato. “Diamoci da fare per far crescere, raddoppiare, triplicare le firme”, rilancia Claudio Fasoli. “Facciamo questa musica tutti insieme. Sosteniamo il mondo della musica e della cultura in Italia, affinché la musica non si fermi. Facciamolo anche per gli artisti di domani”, concludono gli artisti.

La petizione chiede al Governo italiano “non solo di proteggere la nostra categoria in questo difficile momento ma, e soprattutto, di ripartire dal vuoto di ora per ridisegnare i diritti e i doveri di una compagine professionale che opera con criteri e meccanismi diversi rispetto ad altre realtà del Paese. Affinché, risolta la crisi del coronavirus, non rimangano irrisolti i problemi degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo che, anche in questo momento d’inattività, si sforzano di offrire bellezza e speranza agli italiani.”

A tal fine, tra le richieste della petizione figurano il riconoscimento della figura di lavoratore con tutela previdenziale al pari dei lavoratori dipendenti o a carattere discontinuo; un’indennità forfettaria netta per tutti i lavoratori dello spettacolo che dal 23 febbraio non hanno potuto svolgere la propria attività; un’indennità di malattia da riconoscere sin dal primo giorno e con requisiti ridotti; l’accesso agli ammortizzatori sociali garantito anche ai lavoratori autonomi in relazione alle giornate di lavoro svolte durante l’anno precedente; la riduzione delle giornate lavorative ai fini previdenziali; la previsione della possibilità di cumulo e ricongiunzione attualmente non prevista tra i contributi previdenziali o abolizione della gestione separata per i lavoratori dello spettacolo.

(Fonte: AgCult.it)