Ricordare Rossana Rossanda è molto complicato, essendo stata una figura straordinaria anche per complessità. Poliedrica, intellettualmente raffinatissima, partigiana, giornalista e scrittrice, comunista critica e innovatrice, dirigente politica appassionata, donna mai al maschile. Un arcobaleno, non un’unica strisciata di colore. Talmente stimata, a cominciare da Palmiro Togliatti, da diventare – in epoca ancora segnata dalle ideologie- responsabile della commissione culturale del partito comunista italiano. Ruolo importante e delicato, ricoperto nel Pci da figure sempre di primo piano: da Mario Alicata, a Giorgio Napolitano ad Aldo Tortorella. Chissà se, data la stima che la circondava, proprio con lei non si sarebbe potuto […]