Home Agenda AgCult | Artlab, imprese culturali e creative protagoniste nel Pnrr e nelle politiche di coesione

AgCult | Artlab, imprese culturali e creative protagoniste nel Pnrr e nelle politiche di coesione

Dal 23 al 25 novembre a Bergamo il laboratorio con seminari e tavoli di lavoro per affrontare nodi critici ed elaborare indicazioni normative, programmatiche e operative nell’ambito del Pnrr e nelle politiche di coesione e nel ciclo di programmazione ‘21-’27

Un laboratorio partecipato e aperto agli attori più rilevanti del settore culturale e creativo per esaminare nodi critici ed elaborare indicazioni normative, programmatiche e operative nell’ambito del Pnrr e nelle politiche di coesione e nel ciclo di programmazione ‘21-’27. E’ questo l’asse portante dell’edizione 2022 della tappa di Artlab – la piattaforma indipendente dedicata all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali – in calendario a Bergamo dal 23 al 25 novembre che si concluderà con la formulazione e la successiva presentazione di raccomandazioni a decisori e responsabili pubblici e privati. Al Laboratorio saranno presenti anche molti direttori Cultura delle Regioni e delle Province autonome, dirigenti e funzionari del Ministero della Cultura, della Fondazione Scuola Beni Attività Culturali, dell’Agenzia per la Coesione, del Formez, dell’Anci e di Fondazioni di origine bancaria.

Agenzia CULT ne ha parlato con Ugo Bacchella, anima e motore della manifestazione insieme allo staff di Fondazione Fitzcarraldo: “E’ molto importante individuare priorità di intervento e spendere nel migliore dei modi possibile le risorse esistenti dedicate ai settori culturali e creativi – spiega -. Si parla di fondi ingenti con destinazioni, modalità di accesso e vincoli ben definiti che incrementeranno lo sbilanciamento a favore degli investimenti strutturali (sia fisici sia sulle infrastrutture digitali), non sostenuto da investimenti sulle risorse professionali e le competenze. Questo rende le cose complicate e chiede una diversa assunzione di responsabilità agli operatori sia istituzionali sia indipendenti”.

Per questo, nella tre giorni bergamasca, sono stati previsti sei seminari per analizzare le esperienze di rilievo, con relative criticità e soluzioni innovative messe in campo, con uno spazio dedicato alla discussione. A seguire, quattro tavoli di lavoro che partono dai risultati dei seminari per delineare i contenuti delle raccomandazioni, sotto la lente delle quattro sfide centrali per l’innovazione del comparto: competenze e capacity building, partecipazione e governance, transizione digitale e sostenibilità ambientale. A chiudere l’evento, infine, la sessione di restituzione del lavoro dei seminari e a seguire la presentazione delle raccomandazioni ai decisori politici.

La programmazione di Artlab, aggiunge Bacchella, “intende partire dall’analisi delle criticità dei progetti e dei programmi per individuare con uno sforzo collettivo di analisi ed elaborazione come si possono gestire al meglio le risorse esistenti e individuare dove necessario dei correttivi che possono essere programmi integrativi. Programmi che non per forza debbano ricadere sul Pnrr o sul bilancio del Ministero”.

Si tratta quindi di mettere in campo – rimanendo nell’ambito di attività di advocacy di Artlab – “uno sforzo di concretezza e puntualità nelle indicazioni fornite sia normative che operative, discutendone senza reticenze e individuando indicazioni praticabili”. Questo percorso viene integrato, come detto, da una seconda sessione (dopo l’appuntamento del 13 settembre scorso) di ‘Cultura è futuro’ nella quale si chiederà conto ai rappresentanti di governo e parlamento di “come intendono procedere nel mettere in atto concretamente gli impegni dichiarati prima delle elezioni”.

(Fonte: AgCult.it)