Home Agenda Webinar Cerusi – “Innovazione sociale: una risposta ai nuovi problemi delle comunità rurali”

Webinar Cerusi – “Innovazione sociale: una risposta ai nuovi problemi delle comunità rurali”

Serve un nuovo modello di collaborazione tra pubblico e privato per dare risposte alle fragilità sociali che la pandemia ha messo ancora più in evidenza e colmare il gap tra le aree marginalizzate del nostro Paese – geograficamente e sotto il profilo economico-sociale – e quelle più avanzate.

A tale scopo, Fondazione Democenter-Sipe e Fondazione di Modena – partner italiani del progetto Cerusi, co-finanziato con i Fondi europei nell’ambito del Programma Interreg Central Europe – hanno dato vita a una serie di workshop sul territorio, i Rural social innovation labs, per raccogliere sfide e idee all’interno delle comunità locali.

Il terzo appuntamento del ciclo è fissato per lunedì 19 luglio, alle ore 9.30, presso il Comune di Fanano: un’occasione per mettere attorno al tavolo i diversi attori dell’innovazione sociale, condividendo buone pratiche e ponendo le basi per una nuova sinergia tra pubblico e privato.

Tutti noi, quotidianamente, vediamo cose che non vanno nelle nostre città e nelle nostre comunità. Sono questioni che non si riescono a risolvere, nonostante l’impegno e i fondi spesi. Per farlo servono risposte nuove, questo vuol dire fare innovazione sociale – ha dichiarato Davide Fava, area manager di Fondazione Democenter-Sipe – Il progetto Cerusi, attraverso la strutturazione di modelli concreti, si pone l’obiettivo di dare impulso all’imprenditoria sociale nelle regioni rurali, che – contrariamente a quelle urbane – spesso mancano delle risorse e delle strutture necessarie a dar vita a progetti ed esperienze di innovazione”.

Le tradizionali modalità di partenariato, del resto, mostrano i propri limiti e nuovi modelli fanno fatica ad emergere, come rilevato da una ricerca qualitativa realizzata da Aaster per conto di Fondazione Democenter-Sipe, che verrà presentata da Aldo Bonomi in occasione del workshop.

“La ricerca di Aaster ci dice che non sono ancora pienamente maturi i tempi per una nuova economia mista in cui pubblico e privato sono in grado di condividere obiettivi e coprogettare risposte aggiunge Davide Fava, area manager di Fondazione Democenter-Sipe – ma la strada da seguire è quella e le conseguenze sociali della pandemia determineranno nuove sfide che non possiamo ignorare”.

I cambiamenti in atto sulla Via Emilia

La ricerca di Aaster, che ha coinvolto esponenti di imprese, associazioni e cooperative operanti lungo la via Emilia e istituzioni locali, ha messo in evidenza i profondi cambiamenti in atto nel tessuto socio-economico. In particolare: la trasformazione del movimento cooperativo; la crisi della rappresentanza; la crisi economico-sociale e la necessità del sostegno pubblico; l’innovazione sociale necessaria nelle politiche pubbliche. Dalla ricerca è emersa la preponderanza di un approccio tradizionale al tema della partnership pubblico-privato, pur in presenza di alcuni progetti innovativi e la necessità di un approccio nuovo a tale partnership, per dare risposte ai bisogni emergenti.

Il progetto europeo

Cerusi – acronimo di Central european rural social innovation – è un progetto cofinanziato dal programma Interreg Central Europe che ha coinvolto diverse realtà che si occupano di innovazione sociale in sette paesi europei (Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Italia e Germania). Gli strumenti sviluppati nell’ambito del progetto mirano alla formazione di competenze per la creazione di imprenditoria sociale nelle aree marginali e hanno previsto un ciclo di laboratori (Rural Social Innovation Lab Caravan) e un’accademia online (Rural Social Innovation Academy), disponibile sul market place virtuale pensato per favorire l’incontro tra “problemi” e “soluzioni” d’innovazione sociale (Skyrocket Platform), oltre a svariate azioni pilota nei sette territori coinvolti e la definizione di indirizzi strategici per supportare l’innovazione sociale a livello territoriale e macroregionale (Sentinel Project e Rain-Business model).

Tre i temi al centro dei laboratori: rientro dei giovani nel territorio appenninico, turismo sostenibile e digitalizzazione, welfare territoriale. Al percorso hanno partecipato amministrazioni comunali, associazioni e organizzazioni attive nelle comunità di riferimento e imprese. A Pavullo si è affrontato il tema dei giovani lavoratori, con l’obiettivo di incentivare l’imprenditoria femminile. La rivitalizzazione del territorio attraverso la promozione di un turismo green, sostenibile e digitale è stato l’argomento dell’incontro di Sassuolo. È previsto un momento di restituzione finale, in autunno, durante il quale saranno presentate le idee progettuali formulate dai Caravan Labs.