Home Agenda TOSCANA GOSPEL FESTIVAL XXII: 20 spettacoli a cura di Associazione Toscana Gospel e Officine della Cultura per il più grande festival di musica gospel d’Italia

TOSCANA GOSPEL FESTIVAL XXII: 20 spettacoli a cura di Associazione Toscana Gospel e Officine della Cultura per il più grande festival di musica gospel d’Italia

Conferenza stampa di presentazione, martedì 5 dicembre presso la prestigiosa sede del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, della XXII edizione del Toscana Gospel Festival. Presenti il Console Benjamin Wohlauer, Andrea Laurenzi (Officine della Cultura), Luciano Rossetti (Unicoop Firenze) e Aldo Cavani (Ubi Banca).

Il Toscana Gospel Festival si prepara così a travolgere ed entusiasmare nuovamente il pubblico toscano. Un festival entrato nel cuore del pubblico, un caso unico in Europa per longevità, qualità e successo. Quest’anno ci sono ben tre nuovi concerti nel percorso del festival.

Alle tradizionali tappe di Firenze, Prato, Livorno, Siena, Arezzo, Montevarchi, Empoli, Cortona, Sansepolcro, Massa e Cozzile, Lucignano, Calenzano, Monteriggioni, Fucecchio, San Casciano in Val di Pesa, Castiglion Fiorentino, Marciano della Chiana si sono aggiunte Chianciano Terme, Arcidosso e Massa.

Oggi, dopo ventidue anni di vita, il Toscana Gospel Festival ha ancora entusiasmo e voglia di stupire, grazie soprattutto al rapporto che in questi anni si è instaurato con il suo pubblico, senza trascurare la grande passione e l’impegno serio di una squadra di lavoro unita tra Associazione Toscana Gospel e Officine della Cultura; ma anche con la collaborazione ed il sostegno di tante Istituzioni Locali, in primis la Regione Toscana, e i Comuni  coinvolti nonché il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America di Firenze, e aziende e soggetti privati come Unicoop Firenze, Caffè River e Ubi Banca.

 

Il programma della ventiduesima edizione è intenso e vedrà un susseguirsi continuo di concerti dal 14 dicembre 2017 fino al 1 gennaio 2018.

Venti spettacoli in teatri prestigiosi e chiese storiche, dando spazio a gruppi che provengono da varie parti degli USA, dalla Georgia, da North  Carolina, Maryland alla Lousiana  e naturalmente New York.

Tra i gruppi ospiti del Toscana Gospel Festival ci sono alcuni dei maggiori interpreti americani di questo straordinario mondo musicale chiamato Gospel, uomini e donne che fanno del canto e dello spirito la propria missione nel mondo. Un messaggio di pace e serenità, di tolleranza e partecipazione che assume un valore particolare in questo periodo storico così difficile e teso.

TOSCANA GOSPEL FESTIVAL
Sono ben 8 le provincie che ospitano il Toscana Gospel Festival. Ventidue anni di storia vissuti all’insegna dello spettacolo e, insieme, del dialogo, raccontando un viaggio, iniziato nel 1996, nel quale il Toscana Gospel Festival ha portato in scena 290 corali, 2750 artisti e oltre 280 spettacoli di gruppi gospel talentuosi provenienti dagli Stati Uniti.

Questo traguardo dimostra quanto il pubblico toscano si senta unito alla musica Gospel e ciò che rappresenta: una convergenza di diverse culture e forme artistiche. La musica gospel, difatti, può essere tranquillamente ritenuta la più antica forma di musica popolare americana.

Dai toni morbidi di Sam Cooke alle acrobazie canore di Kirk Franklin non si limita ad apparire melodiosa, smuove letteralmente gli ascoltatori. Che si tratti dell’ondeggiare di un coro, del tamburellare di un quartetto o semplicemente di battere le mani al ritmo di un canto ammaliante, il gospel è un genere musicale che necessita di essere visto e sentito insieme.

Il Toscana Gospel Festival cerca di narrare questa storia leggendaria che a messo il suo seme già nel XIV secolo, quando donne e uomini liberi africani si ritrovarono sbattuti in un continente lontano come schiavi. 

In fondo all’anima, però, avevano custodito il ritmo d’Africa, un ritmo che batteva forte per ricordargli che nonostante il lavoro, la violenza e le umiliazioni, erano esseri umani.

La loro musica li accompagnava spesso durante il giorno e, per alleviare la fatica, nacquero le PlantationSongs (canti della piantagione) da cui derivarono i Work Songs (canti di lavoro) e i Calls (richiami), utili per comunicare tra loro e con le organizzazioni che aiutavano gli schiavi a fuggire. Quando, in seguito, i predicatori battisti e metodisti venuti dall’Europa li convertirono al Cristianesimo, essi cominciarono a cantare canti religiosi, chiamati Spirituals, derivati dagli inni inglesi ai quali aggiunsero i ritmi e i colori africani; da allora la storia è quella di una musica che nutre l’anima e i cuori senza sosta con ritmo e gioia. Molti altri generi musicali derivano dal gospel, ad esempio il blues, il R&B e il rock and roll, come ha detto il “Re del Rock” Elvis Presley.

Tutti gli appuntamenti del Festival sono online all’indirizzo www.toscanagospelfestival.net

Info: Officine della Cultura | tel. +39 0575 27961 | info@toscanagospelfestival.net

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