Home News Cultura TESSERE L’ARTE A PENNE: presentazione XIX Biennale d’Arte e terza esposizione pubblica dell’Arazzeria Pennese

TESSERE L’ARTE A PENNE: presentazione XIX Biennale d’Arte e terza esposizione pubblica dell’Arazzeria Pennese

A distanza di cinquant’anni dal I° Premio Regionale d’Arte Città di Penne, la Riserva Naturale Regionale Lago di Penne, diretta da Fernando Di Fabrizio, festeggia trent’anni di attività con la XIX Biennale d’Arte. Il 16 dicembre 2017 alle ore 17 la Biennale verrà presentata nella sala consiliare di Penne e a seguire, nella Chiesa di S. Giovanni Evangelista, saranno esposti gli arazzi tessuti nel laboratorio dell’Oasi dal 2014 ad oggi.

Quest’anno la XIX edizione, curata da Barbara Martusciello, porta in mostra gli arazzi di Marco Appicciafuoco, Mario Costantini, Alberto Di Fabio, Andrea Mastrovito, Matteo Nasini, Gino Sabatini Odoardi, Franco Summa, Marco Tirelli e Costas Varotsos.  Si tratta della terza esposizione pubblica, dopo quelle del Macro di Roma e della Triennale di Milano, con arazzi inediti di straordinaria bellezza per l’accostamento dei colori e per le forme rappresentate, ma anche per la perfetta esecuzione da parte delle tessitrici, Erminia Di Teodoro e Lolita Vellante che lavorano nel nuovo laboratorio guidato da Fernando Di Fabrizio, Laura Cutilli e Mario Costantini.

Dopo la chiusura nel 1998 dell’Arazzeria pennese, nel 2014 nasce il laboratorio dell’Oasi da un progetto congiunto tra la Riserva di Penne, la Brioni e la Fondazione Musap: nella splendida cornice naturale della riserva, all’ombra di altissimi pioppi e frassini, tra l’Orto Botanico, il Centro Lontra e il Giardino dei cultivar, i vecchi telai a basso liccio sono stati modificati e riattivati, rimettendo in moto un’attività di alto artigianato. La nuova Legge Regionale n. 20 del 4-4-2017 riconosce Penne Città degli arazzi e la Riserva come un primo luogo di ricostruzione di un processo culturale che si afferma nel tessuto sociale di tutta la città.

Sostiene Barbara Martusciello, curatrice della mostra pennese: “La prassi dell’arazzo qui portata avanti si avvale della collaborazione stretta con gli artisti ed è utile evidenziare come il caratteristico linguaggio visivo di ognuno di loro si riversi alla perfezione in quello raro e particolarissimo del nostro a basso liccio, riuscendo a rifuggire il decorativismo di tanta cosiddetta arte applicata; anche se la struttura della tessitura si compone di fili colorati, intrecci e nodi, e risulti in parte graficizzata, il lessico dell’artista non è ridotto, mantiene la sua precipua complessità e non perde il suo rigore, anzi: si carica di originale audacia compositiva e inedita essenzialità peculiare”.

La mostra sarà aperta tutti i giorni dal 16 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018 nella Chiesa di S. Giovanni Evangelista, a Penne dalle 16.00 alle 19.00.

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