Terremoto. ll consiglio del presidente Bonaccini: “Fate come noi, no alle new town ma ricostruire per recuperare l’identità dei nostri territori”
La Protezione Civile dell’Emilia Romagna è al lavoro nelle aree terremotate del Centro Italia, in particolare a Montegallo, comune nella provincia di Ascoli Piceno, sconvolto nella notte tra martedì e mercoledì da una devastante scossa di magnitudo 6.0 (Scala Richter) e distante soltanto 39 km dall’epicentro del sisma.
Giovedì 26 agosto, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, si è recato presso i campi di accoglienza nel comune marchigiano dove la Protezione civile regionale ha allestito tre campi per gli sfollati (due presso la frazione di Uscerno e il terzo presso la frazione di Balzo).
In una dichiarazione, rilasciata anche alla nostra redazione Cultura Turismo Comunicazione di Legacoop, il governatore Bonaccini ha annunciato uno stanziamento di un milione di euro da parte della Regione Emilia Romagna per far fronte alle prime necessità e ha consigliato il Governo di non ripetere gli errori del passato, cioè di creare nuovi centri abitativi lontani dai luoghi del disastro ma di ricostruire, invece, laddove la gente viveva per cercare di recuperare l’identità dei propri territori.
“Siamo venuti qui da subito, dalle prime ore della drammatica notte che ha visto questo pesantissimo terremoto e qui sono arrivati quasi 200 tra tecnici e volontari della Regione e della Protezione civile regionale ed abbiamo allestito tre campi di accoglienza completi di cucina, tende, presidi medici, attrezzature varie per la prima emergenza; sono venuti anche i tecnici del gruppo Hera per la parte degli allacciamenti elettrici.”
Nell’incontro avvenuto presso il Camping Vettore di Balzo di Montegallo (AP) con il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, il sindaco del Comune, Sergio Fabiani, l’Assessore all’ambiente e alla Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, e le altre autorità del luogo insieme ai responsabili delle sedi operative preposte al Campo di accoglienza allestito per l’emergenza, il presidente Stefano Bonaccini ha dato la disponibilità di implementare, se necessario, la presenza della Regione Emilia Romagna e di mettere a disposizione anche tutta la competenza tecnica per quelli che dovranno essere i controlli e i rilievi nei prossimi giorni.
“Essendo questo un territorio montano dove la temperatura di notte scende di molti gradi – continua Bonaccini – è bene che le tende vengano usate subito ma che poi lascino spazio alla presenza di moduli abitativi per evitare alle persone di trascorrere il prossimo inverno al freddo.
Inoltre, abbiamo garantito al Sindaco di Montegallo, Sergio Fabiani, che la presenza da parte nostra c’è e ci sarà per qualsiasi evenienza, così come per le altre popolazioni del territorio. Ci sono tanti nostri sindaci e amministratori locali pronti a restituire anche quella grande solidarietà che avevamo ricevuto nel sisma dell’Emilia Romagna nel 2012″.
La Protezione Civile dell’Emilia Romagna è venuta proprio qui a Montegallo su esplicita richiesta da parte della Regione Marche, per organizzare e strutturare i campi così come la Regione ha inviato unità cinofile nei comuni di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto ed altre realtà dove purtroppo ci sono state numerose vittime.
Il presidente Bonaccini ha voluto inoltre sottolineare la completa disponibilità della Regione ad aiutare, per qualsiasi evenienza e in qualsiasi momento, la Protezione Civile Nazionale anche per le professionalità che hanno sempre dimostrato e, purtroppo, anche acquisito nell’ultimo terremoto.
“Qui è presente una grande macchina organizzativa formata da volontari che da molte ore sono impegnati ad aiutare la popolazione, operatori che sanno come si interviene in situazioni di emergenza e la gente qui presente è gente perbene, capace e con una grande generosità ed umanità.
Come ho già detto al presidente della Regione Marche Ceriscioli, stanzieremo un milione di euro per le prime emergenze; fondi che le Regioni coinvolte e il sistema di Protezione civile decideranno come utilizzare.
Il consiglio che noi abbiamo dato al Governo e agli amministratori locali – ha aggiunto Bonaccini – è quello che si faccia come da noi: ‘no alle new town’ ma lavorare per riscostruire laddove la gente viveva, studiava, pregava, abitava perché è bene recuperare l’identità dei nostri territori. Ho parlato oggi con le persone colpite e che sono fuori casa e, credo, che nessuna voglia abbandonare il proprio territorio, io dico anche giustamente.
Credo comunque – ha concluso il presidente della Regione – che vada proprio utilizzato il modello opposto a quello che si usò a L’Aquila. E’ un parere personale ma credo che sia condiviso molto dalle opinioni che ho sentito oggi.”