Torri Superiore: la cooperativa di comunità trasforma il vivere insieme – Vanity Fair

Vanity Fair è arrivata  a Torri Superiore, nell’eco-villaggio dove si reinventa lo stare insieme grazie alla cooperativa di comunità.

La giornalista Paola Manfredi, con le foto di Andrea Frazzetta, ha raccontato in un ampio servizio uno dei primi eco-villaggi italiani che ha voluto rifondare un nuovo modello di società, inclusivo, partecipato ed ecologico. Coltivazioni biologiche, pannelli solari, attenzioni allo spreco, e soprattutto, una comunità che sa (ancora) vivere insieme.

A Torri – racconta il servizio – c’è un mondo di ogni età e nazione, ci sono storie che si incontrano e si ritrovano, da chi cercava un nuovo modo di stare insieme a chi pensa di esserci capitato per caso ma poi non se ne è più andato. 

«Penso sempre sia stato questo posto a cercare noi», racconta a Vanity Fair, Massimo Candela, fondatore insieme a Lucilla Borio dell’eco villaggio . Era poco più che ventenne a Genova quando ricevette a casa con la posta un volantino che raccontava il progetto di Torri Superiore che però, non si ricorda come, finì nel cestino. Notò il volantino il fratello entrando in camera sua: tirandolo fuori dalla spazzatura, disse «L’ho ricevuto anch’io». Fu così che Massimo lo lesse, che decise di andare a fare un giro in quel villaggio dell’interno e fu così che incontrò la storia della sua vita, e anche l’amore della vita, Lucilla. Furono tra i fondatori del progetto, e ancora oggi sono loro il cuore carismatico di questa comunità che consta di circa una ventina di abitanti stabili e che può accogliere circa 25 ospiti, con una parte di abitazioni private, una zona comunitaria dove mangiare tutti insieme – residenti, turisti e volontari – e incontrarsi (con una stanza per bambini dove c’è sempre qualcuno che gioca), e la parte nord del villaggio dove sono state ricavate le camere per gli ospiti.

Leggi tutto l’articolo al link www.vanityfair.it

(www.legaliguria.coop)

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