
Il Teatro Menotti inaugura la sua nuova stagione con il titolo “Come il tempo”, un’immagine che racchiude il senso profondo del fare teatro: fluido, trasformativo, capace di attraversare le persone e il presente.
La stagione 2025/2026 segna anche un nuovo inizio: il riconoscimento da parte del Ministero della Cultura come Teatro della Città – di Rilevante Interesse Culturale, uno dei venti in tutta Italia. Un traguardo che conferma il ruolo del Menotti come luogo di produzione, relazione e visione.
Con oltre 40 titoli in sede tra la Sala Grande e lo Spazio Atelier, e una ricca attività di distribuzione nazionale, il Menotti propone un cartellone articolato in sei percorsi tematici:
- Tempo di conflitti: il teatro come atto civile, con spettacoli che riflettono su guerra, memoria e potere, tra cui Teatro Disarmato, Mephisto da Klaus Mann e La libertà e la disperazione di Paolo Nori.
- Tempo di classici del contemporaneo: riletture e reinvenzioni di grandi testi, da La Tempesta di Arias a Delitto e castigo di Baracco, passando per Gli Innamorati di Goldoni.
- Tempo di visioni: il corpo e il gesto come linguaggio scenico, con maestri del teatro visivo come Mummenschanz, Familie Flöz, Chicos Mambo e Jakop Ahlbom.
- Tempo di voci: parole che raccontano l’umano, con protagonisti come Claudio Magris, Mario Perrotta, Paolo Rossi, Danio Manfredini, Maddalena Crippa e Alessio Vassallo.
- Tempo di giovani: spazio alle nuove generazioni, con produzioni emergenti e autori come Marta Bulgherini, Luisa Casasanta e Nicola Lo Russo.
- Tempo di scritture e suoni: omaggi ai grandi autori del Novecento (Fo, Benni, Flaiano) e contaminazioni tra teatro e musica, con progetti dedicati a Rino Gaetano, Oscar Wilde e Tim Burton.
La stagione si presenta come un viaggio attraverso le stagioni dell’anima, le tensioni del presente e le metamorfosi della scena, con uno sguardo aperto alla sostenibilità, all’accessibilità e alle nuove sensibilità.
Scopri la nuova stagione sul sito: www.teatromenotti.org