13 gennaio 2024 – Oggi la città di Napoli perde una delle sue voci più rappresentative: Enzo Moscato. Poeta della scena, interprete intenso e misterioso, capace di affrontare lo sguardo nel corpo vivo della città, restituendo visioni di una Napoli antica e moderna, sempre viva, fulgida e oscura allo stesso tempo. In oltre 40 anni di teatro, Moscato ha spaziato nelle viscere più vere della città e ci ha regalato utili suggestioni per meglio comprendere la complessità e la ricchezza di una umanità ampia. Ha toccato il cuore di tantissimi spettatori lasciando segni profondi e spazio alla riflessione”.
E proprio con Mario Martone, amico e compagno di tante avventure, che Enzo Moscato ha diviso momenti della sua storia, dalla fondazione della cooperativa Teatri Uniti di Napoli al cinema da “Morte di un matematico napoletano” a “Un giovane favoloso”.
Sempre con Martone, con Toni Servillo e con tutti gli esponenti di Teatri Uniti ha intensamente lavorato, dai tempi di «Partitura» (1988), ispirato ai giorni napoletani di Leopardi, passando per «Rasoi», suo spettacolo teatrale poi diventato film sempre per la regia di Martone.