L’intervento costato 570 milioni di euro, finanziati all’80% dal Fondo Cultura del Ministero della Cultura e per la parte restante con un avanzo di amministazione cittadina, ha interessato tutti gli affreschi presenti sulle pareti, sulla volta e sulla cupola. E’ stata approfondita la pulitura sulle parti affrescate e la velatura di tutte le parti decorate e a stucco, oltre alla reintegrazione pittorica delle superfici murali di maggior pregio.
Gli allestimenti tecnici, realizzati nel rispetto dell’edificio, prevedono l’installazione di un palco mobile e un pavimento sopraelevato. Nella ex sacrestia verrà realizzata una piccola zona food, mentre verrà riaperto l’accesso al cortile interno.
Il tutto sarà svolto con una particolare attenzione all’ambiente: verranno installati dei pannelli solari sopra il tetto del palazzo adiacente (oggi sede dell’IPSIA) per alimentare la chiesa, mentre il teleriscaldamento coprirà il restante fabbisogno.
“Riapriamo uno dei gioielli più preziosi della nostra città”. Così la Sindaca Manassero, il Vicesindaco Serale e l’Ass. Clerico: “Dopo un lungo e minuzioso lavoro dei nostri uffici e dei progettisti incaricati, possiamo finalmente restituire alla città uno dei suoi gioielli più preziosi e storicamente più importanti. Siamo molto soddisfatti dell’intervento realizzato, che restituisce all’edificio la sua straordinaria veste originale e lo rende nuovamente accessibile e fruibile per i numerosi eventi culturali che verranno proposti in accordo con la Cooperativa Il Melarancio, in un’ottica di maggiore benessere sociale della comunità, con un’attenzione particolare verso i nostri giovani”.
“Un percorso da intraprendere insieme alla comunità”. Così il direttore artistico della Cooperativa Il Melarancio, Gimmi Basilotta: “L’ex chiesa sarà uno spazio culturale multifunzionale, un luogo in cui persone e organizzazioni potranno progettare e realizzare iniziative e azioni mirate al benessere: immaginiamo infatti che il Bene potrà diventare non solo una sala di spettacolo, ma un luogo aperto ai cittadini come luogo culturale, ricreativo e di incontro. Un luogo per tutti, dai ragazzi agli anziani, a cui è dedicato il progetto ‘Age against the machine’ per contrastare la discriminazione legata all’età. Una scommessa per il futuro ed un percorso da intraprendere insieme alla comunità”.
Cristina Clerico, assessore alla Cultura, sottolinea l’importanza del nuovo strumento: “Sperimentiamo per la prima volta e tra i primi in Italia la condivisione di un bene che diventa spazio culturale, rispondendo ad un bisogno molto sentito dalla città. La cooperativa Il Melarancio lo renderà fruibile non solo per gli spettacoli ma per la produzione culturale, coinvolgendo altre realtà. In questo modo l’intervento non è finalizzato solo a conservare il bello, ma a valorizzarlo e a condividerne la cura. E’ la novità del Partenariato Pubblico-Privato per il quale abbiamo avuto la consulenza di Fitzcarraldo e che continuerà per altri aspetti con Hangar Piemonte”.