Un luogo che fa della diversità, la sua ricchezza: prosegue fino al 10 settembre 2023 all’Orto Botanico di Palermo, Metamorphosis, festival multidisciplinare che abbatte ogni steccato tra i generi organizzato da CoopCulture con l’Università degli Studi di Palermo.
Il ritorno di Emma Dante con “La scortecata”, tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, che ha fatto il giro dei palcoscenici europei e che ritorna nella città dove fu presentato nel 2018; Davide Enia che si cala nel suo disperato “L’abisso” raccogliendo il dolore dei migranti. Pietro Martini con la sua opera immersiva Metamorfosi che esplora il profondo, inseparabile rapporto tra l’essere umano e il verde che rivive attraverso foglie e bacche.
Due i lavori di danza internazionali: “Vestire la diplomazia”, concept di Roberto Zappalà – l’esigenza di indagare l’abilità dell’accortezza, della cautela, della circospezione e della finezza – per Scenario Pubblico; e “If you were a man” di Mauro Astolfi per lo Spellbound Contemporary Ballet, studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto.
Il cartellone prevede anche uno spettacolo di teatro circo: le acrobazie aeree di Circ’Opificio.
Se la diversità è ricchezza, un luogo profondamente accogliente come l’Orto Botanico riesce a comprimere i linguaggi diversi in un unico flusso, quasi liberatorio. Non esistono più steccati: di genere, di ispirazione, di ambiti artistici. E un unico festival riesce a comporre un cartellone in cui musica, video art, teatro, danza, fotografia, circo coabitano su un unico palcoscenico. Non solo, ma l’Orto Botanico si radica come realtà territoriale, spazio aperto della biodiversità, casa delle arti performative e polo culturale dedicato al pubblico, luogo della sperimentazione scientifica e culturale, per eccellenza.
Ancora di più quest’anno, Metamorphosis si candida a “festival” della città multiculturale, a più strati come è Palermo. La rassegna diretta da Sabino Civilleri è giunta alla sua seconda edizione; nata dalla collaborazione tra il SiMuA (il Sistema museale di Ateneo) e CoopCulture che cura i servizi aggiuntivi, organizzata da Genìa e realizzato con il supporto del laboratorio del DAMS universitario che sta definendo talk tematici con docenti di UNIPA. Il festival è inserito nelle attività finanziate dal PNRR per la rigenerazione e valorizzazione di parchi e giardini storici.
IL PROGRAMMA
giovedì 07/09 – ore 21.30
LA SCORTECATA
Testo e regia di Emma Dante
liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
con Salvatore D’Onofrio, Carmine Maringola
produzione Festival di Spoleto 60 / Teatro Biondo di Palermo
con Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale
Lo cunto de li cunti overo lo trattenimiento de peccerille, noto anche col titolo di Pentamerone (cinque giornate), è una raccolta di cinquanta fiabe raccontate in cinque giornate. Prendendo spunto dalle fiabe popolari, Giambattista Basile crea un mondo affascinante e sofisticato partendo dal basso. Il dialetto napoletano dei suoi personaggi, nutrito di espressioni gergali, proverbi e invettive popolari, produce modi e forme teatrali tra lazzi della commedia dell’arte e dialoghi shakespeariani. Come una partitura metrica, la lingua di Basile cerca la verità senza rinunciare ai ghirigori barocchi della scrittura. La scortecata narra la storia di un re che s’innamora della voce di una vecchia che scambia per una fanciulla. In una scena vuota, due uomini en travesti, drammatizzano la fiaba incarnando le due vecchie e il re.
Intero/ridotto* 15€/10€
venerdì 08/09 – ore 21.30
VESTIRE LA DIPLOMAZIA
coreografia di Filippo Domini e Erik Zarcone | Compagnia Zappalà Danza
da un’idea di Roberto Zappalà
di e con Filippo Domini e Erik Zarcone
una produzione Scenario Pubblico / CRID
Diverse sono le modalità dell’essere diplomatici. La comunicazione non verbale presuppone, allo stesso modo di quella verbale, la presenza di due o più interlocutori. Etimologicamente, la parola diplomazia è di origine greca, formata dalle parole “diplo” che significa “raddoppiato in due” e dal suffisso “-ma” che esprime “il risultato di un’azione”. Uno
Metamorphosis Festival | www.coopculture.it | ortobotanico.palermo@coopculture.it | 091 7489995
strumento essenziale della diplomazia è il negoziato. Nell’interazione tra due diversi corpi si avverte l’esigenza di trovare un territorio comune, una sorta di “punto d’incontro”. La diplomazia del corpo è strettamente collegata alle parole “tatto” e “finezza”. “Vestire la diplomazia” – del danzatore ennese Filippo Domini e del ballerino di Vercelli, Erik Zarcone, ambedue di Scenario Pubblico – nasce dall’esigenza di indagare l’abilità dell’accortezza, della cautela, della circospezione e della finezza, in un intrecciato processo di scoperta dell’altro.
Intero/ridotto* 10€/7€
sabato 09/09 – ore 21
IF YOU WERE A MAN
Coreografia di Mauro Astolfi | Spellbound Contemporary Ballet
Con Lorenzo Capozzi, Mario Laterza, Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili
Musiche AAVV
Una produzione Spellbound con Attraversamenti Multipli e Armonie d’Arte Festival
“If you were a man” di Mauro Astolfi per la compagnia internazionale Spellbound Contemporary Ballet, è uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto. Se i suoni prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile alcune cose potrebbero essere evitate, potrebbero non accadere e si potrebbe imparare ad ascoltare efficacemente un corpo che non parla. La meraviglia di un dialogo silenzioso porta con sé risultati inaspettati… anche i piccoli rumori e le strategie del corpo possono dichiarare in anticipo un imminente conflitto. Il rifiuto, il sospetto, la diffidenza, l’amore o la paura, non sempre sono comunicati in tempo utile per poter intervenire, per poter accogliere un’informazione preziosa sugli altri.
Intero/ridotto* 15€/10€
sabato 09/09 – ore 22
METAMORFOSI
Spettacolo musicale di Pietro Martini
Metamòrfosi è un’opera immersiva che vuol esplorare il profondo, inseparabile rapporto tra l’essere umano e la natura, tra il dentro e fuori di noi, attraverso l’incontro di diverse discipline artistiche: arte visuale, musica e teatro/danza. Pietro Martini crea particolari proiezioni analogiche (non digitali) composte utilizzando piante, fiori, foglie, e altri materiali organici. Le immagini sono proiettate a grandi dimensioni senza usare mezzi digitali. Sono le piante stesse ad essere attraversate dalla luce e ingrandite attraverso un susseguirsi di lenti formando delle gigantografie, dei dipinti molto dettagliati e colorati che vengono poi animati dal vivo seguendo la narrativa musicale e dei danzatori.
Sono queste immagini multiformi e variopinte a rappresentare l’astrazione naturale, quell’inspiegabile bellezza che ci circonda e che portiamo dentro. In contrasto a questo sfondo astratto, risaltano i corpi dei ballerini, gli attori che invece rappresentano il fuori, i contenitori, le maschere che racchiudono il mistero della vita. Ed in fine la musica, l’elemento che forse in assoluto ci avvicina più di ogni altra cosa alla natura.
Intero/ridotto* 10€/7€
domenica 10/09 – ore 18.30
CIRC’OPIFICIO – PERFORMANCE ARTISTICHE ITINERANTI
Spettacolo di acrobatica di Circ’Opificio. Sfera danceball, acrobatica aerea con tripode
Delicati e variopinti, eterei nelle loro sinuose movenze come ninfee sospese sul pelo dell’acqua, ballerini e acrobati trasmetteranno con naturalezza le sensazioni scaturite dal contatto con il giardino: meraviglia, serenità e gioia. La danza diventa lo strumento ideale per rappresentare l’impressione di un istante, per esprimere la bellezza della natura filtrata dal movimento che, esattamente come l’acqua, riflette ciò che si vede. E con un innovativo effetto di trasparenza (sfera dance ball) una grande bolla, elegante e sofisticata ad un tempo, racchiude una performance acrobatica unica nel suo genere.
Acrobatica aerea con tripode: una scia, un soffio, un velo: evoluzioni e volteggi senza soluzione di continuità incantano il pubblico, avvolgendolo in una morbida emozione.
Biglietto unico 7€
domenica 10/09 – ore 21:30
L’ABISSO
Spettacolo teatrale di e con Davide Enia da “Appunti per un naufragio” (Sellerio)
Giulio Barocchieri (musiche)
Coproduzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo, Accademia Perduta/Romagna Teatri, con Festival internazionale di narrazione Arzo, Luca Marengo
“Quando ho visto il primo sbarco a Lampedusa ero con mio padre – scrive Davide Enia, drammaturgo, interprete e regista dello spettacolo tratto dal romanzo “Appunti per un naufragio” (Premio Mondello 2018) –. Approdarono tantissimi ragazzi e bambine. Era la Storia quella che stava accadendo davanti ai nostri occhi. Nell’arco degli anni sono tornato sull’isola, costruendo un dialogo continuo con i testimoni diretti: pescatori, personale della Guardia Costiera, residenti, medici, volontari e sommozzatori”.
Le loro parole e, soprattutto, i loro silenzi sono diventati un racconto, testimonianza storica e percorso esistenziale: «Dalla registrazione delle loro voci – continua Enia – sono emersi frammenti di storie dolorosissime eppure cariche di speranza. Le loro parole aprivano prospettive e celavano abissi». La messa in scena di Davide Enia fonde diversi registri e linguaggi teatrali: gli antichi canti dei pescatori, intonati lungo le rotte tra Sicilia e Africa, e il cunto palermitano, sulle melodie a più voci che si intrecciano fino a diventare preghiere cariche di rabbia quando il mare ruggisce e nelle reti, assieme al pescato, si ritrovano i cadaveri di uomini, donne, bambini.
Intero/ridotto* 15€/10€
*studenti, personale Unipa, under 18
Prenotazioni aperte sul sito di CoopCulture o alla biglietteria dell’Orto Botanico.
Metamorphosis Festival
www.coopculture.it
ortobotanico.palermo@coopculture.it
t. 091 7489995