Albo Imprese culturali e creative, Barni: “La tanto attesa riforma ha deluso le attese”

L’albo delle ICC sarà pubblicato in futuro sul sito della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Con un richiamo ai marchi storici e agli archivi storici delle imprese, si aggiunge alla sezione speciale delle ICC presso le Camere di Commercio.

Per Giovanna Barni, presidente CulTurMedia Legacoop Nazionale, la tanto attesa riforma delle ICC ha deluso le attese. Difatti nel Decreto attuativo dell’art. 25 “Da una parte si raccomanda la prevalenza, ai fini del riconoscimento, di attività legate a beni, servizi e prodotti culturali e, quindi si includono tutte le attività del ciclo che va dalla progettazione alla produzione e gestione (con un importante riflesso per tutti i lavoratori della cultura) purché necessariamente legate ad un output strettamente culturale. Dall’altra – continua Barni- si fanno coincidere le attività riconosciute con i codici Ateco che, soprattutto nella sezione moda, ma non solo, prevedono ambiti che non hanno nulla di culturale, come la biancheria intima o i negozi di pelliccia. È evidente che andrebbe in questo caso cercata una soluzione per includere di ogni campo solo le fasi di design e progettazione creativa, ed escludere la parte industriale”.

Leggi l’articolo completo di Giuseppe Cosenza su www.ilsole24ore.com

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