“L’uomo che nacque morendo” di Luigi Monardo Faccini – Edizioni All Around

L’uomo che nacque morendo è un romanzo di Luigi Monardo Faccini, già pubblicato nel 2004 da Ippogrifo Liguria e ispirazione del film del 2011 Rudolf Jacobs, l’uomo che nacque morendo, diretto dallo stesso autore.
 
Il romanzo racconta la storia vera di Rudolf Jacobs, capitano della Kriegsmarine, la marina militare tedesca, che entrò a far parte della Brigata Muccini di Sarzana come combattente e partigiano, diventando l’ufficiale tedesco di più alto grado a operare quella scelta.
 
Il capitano Jacobs viene inviato sulla costa ligure per dirigere la Todt e rafforzare le difese in vista dello sbarco degli Alleati. Da una villa sulle alture di Lerici dirige le attività della difesa ma allo stesso tempo si dedica ai bisogni della popolazione locale, sequestrando le derrate alimentari e distribuendole gratuitamente alle famiglie affamate. A conoscenza degli scioperi operai e delle ruberie dei dirigenti fascisti, si occupa di assumere nella Todt gli operai che perdevano il lavoro, salvandoli dalla deportazione nei campi di concentramento. Nel settembre del 1944 decide di disertare e unirsi alla lotta delle brigate partigiane, manifestando la sua volontà di partecipare attivamente alla Resistenza.
 
Faccini ci porta alla scoperta di un eroe dimenticato dalla storia, un uomo dilaniato dall’insopportabile senso di colpa per essere stato uno strumento dello sterminio nazista e hitleriano. La distruzione di Amburgo, città in cui viveva la sua famiglia, i rastrellamenti e le stragi delle SS nel Nord Italia, il fallimentare attentato a Hitler del 20 luglio 1944 sono alcuni degli episodi che maturarono in Jacobs la decisione di unirsi alla Resistenza spezzina.
 
L’autore celebra un uomo fino a pochi anni fa considerato “traditore” o “disperso” dall’opinione pubblica tedesca, in Italia insignito di medaglia d’argento e sepolto a Sarzana, città in cui perse la vita il 3 novembre 1944 durante un assalto alle brigate nere. Un ufficiale che “si ribella al nazismo in nome della vita e in nome degli uomini liberi”.
 
L’uomo che nacque morendo è un romanzo ricco di umanità e di contraddizioni che restituisce l’intensità della Resistenza attraverso la documentazione storiografica e la caratterizzazione antropologica dei personaggi, proponendo una nuova lettura della storia con l’obiettivo di celebrare l’eroismo di Rudolf Jacobs e di tutti gli uomini e le donne che hanno saputo coltivare la speranza e il coraggio per liberare il nostro Paese e conquistare la democrazia.

La civetta venne a fargli visita. Il Capitano sorrise, ma non si lasciò distrarre. “Ho deciso”, scrisse. “L’uomo, in me, prende congedo dal soldato…” (p. 114)

Luigi Monardo Faccini è un regista, sceneggiatore e autore originario di Lerici. Ha scritto per riviste di critica cinematografica (Filmcritica, Nuovi argomenti) e nel 1966 è tra i fondatori di Cinema&Film. Esordisce nel 1970 con il lungometraggio Niente meno di più. Seguono, tra gli altri, Il garofano rosso (1975), Nella città perduta di Sarzana (1980) e Donna d’ombra (1988). Ha realizzato numerosi documentari per la tv, serie-tv, video-ricerche e diretto laboratori antropologico-teatrali e cinematografici. Nel 1997 pubblica il suo primo romanzo La baia della torre che vola, seguito da Il castello dei due mari (2000) e L’uomo che nacque morendo (2004).

Disponibile in tutte le librerie e sul sito www.edizioniallaround.it

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