Edizioni All Around | Non aver paura dei fantasmi. Racconti classici cinesi

«Tutti i reazionari sono tigri di carta. In apparenza sono terribili ma in realtà non sono poi così potenti».

Era il 1946 quando il presidente Mao Tsetung scriveva queste parole e nel 1949 dichiara che il popolo cinese, ancora in gran parte contadino e analfabeta, «si è alzato in piedi» ponendo fine a secoli di feudalismo e inizio alla Repubblica popolare. Un popolo, quello di cui parla il presidente cinese, superstizioso, che credeva in esseri soprannaturali e aveva paura di tutto ciò che non poteva essere spiegato razionalmente.  È a partire da questa analisi storico-antropologica che si inserisce Non aver paura dei fantasmi, un’antologia di racconti classici cinesi. Si tratta di una raccolta di brevi e divertenti testi fantastici, patrimonio della letteratura cinese, scritti autori provenienti da diverse dinastie.Racconti che attingono ai classici e a una buona dose di superstizioni, dove i protagonisti sono uomini coraggiosi – o che alla fine il coraggio lo trovano – scaltri e intraprendenti.Se proprio i fantasmi esistono, non devono essere motivo di terrore per le persone; dai racconti si evince che un modo pratico – come, ad esempio, lo sputo – per poterli sconfiggere, si trova. In fondo, i fantasmi sono solo tigri di carta: apparentemente terribili, ma non così potenti. Moony Witcher, pseudonimo della scrittrice veneziana Roberta Rizzo, nella prefazione che ha curato, afferma: «Ciò che non si conosce spinge alla curiosità o suscita terrore».Ed è un po’ questo l’atteggiamento dei personaggi riportati nei racconti di Non aver paura dei fantasmi. «I fantasmi, gli spettri, le ombre che svaniscono all’improvviso danno della realtà una visione distorta. Magica. Inquietante e sovrannaturale. Ma in una cultura come quella del comunismo cinese, dove la concretezza dà la mano all’azione, non può esserci spazio per eventi che con la razionalità non hanno nulla a che fare. Eppure, superstizioni e leggende legate agli spiriti sono difficilmente cancellabili nella cultura popolare e per superare le antiche credenze arrivano l’ironia e la beffa: solo la coscienza e la conoscenza sono la forza per affrontare ogni evento che ferisce la vita». L’immaginazione e la fantasia sono come un’ancora di salvezza dal mondo reale; il sorriso e la risata seppelliscono la paura. Sarà la realtà, poi, a sviare ogni timore e lasciarlo nella sua giusta collocazione. Razionalità e fantasia come ingredienti che si fondono in una cultura dalle mille sfaccettature. Non aver paura dei fantasmi vanta numerose illustrazioni. Nella copertina è rappresentato Chung Kuei, famoso personaggio delle tradizioni popolari cinesi, noto per la sua bravura nel cacciare i fantasmi.

Info: edizioniallaround.it

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