Beni confiscati: Libera lancia “Sostieni le cooperative che resistono”

Il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie sta attraversando un momento critico. Per questo Libera ha attivato la campagna nazionale Sostieni le cooperative che resistono. I beni confiscati alle mafie sono sotto attacco. Difendiamo insieme chi li fa rinascere, a sostegno delle cooperative colpite da atti intimidatori e danni materiali.

Negli ultimi mesi, tra metà maggio e metà luglio, diverse realtà del circuito Libera Terra sono state oggetto di furti, incendi e sabotaggi. Tra queste:

  • Beppe Montana Libera Terra (Siracusa e Catania), colpita da ripetuti furti e incendi nei terreni e nelle strutture;
  • Valle del Marro Libera Terra (Gioia Tauro), danneggiata da incendi e furti;
  • Terra Felix (Caserta), che ha subito un incendio per il terzo anno consecutivo.

Anche altre cooperative, come Le Terre di Don Peppe Diana Libera Terra, sono state minacciate da incendi che fortunatamente non hanno causato danni.

Una sequenza inquietante di attacchi:

  • 16 maggio – Furto e danni a un impianto d’irrigazione (Valle del Marro)
  • 3, 5 e 25 giugno – Furti e danneggiamenti a strutture e impianti elettrici (Beppe Montana)
  • 17 giugno e 11 luglio – Incendi a seminativi e uliveti (Valle del Marro)
  • 7 e 8 luglio – Incendi a terreni agricoli (Terra Felix e Beppe Montana)

I danni materiali superano i 150.000 euro, ma il danno più grave è quello morale: l’intimidazione, l’isolamento, la volontà di spegnere l’entusiasmo di chi lavora per la legalità.

Un appello alla solidarietà

Cooperare con Libera Terra, l’agenzia che supporta oltre 70 realtà cooperative impegnate nel riuso sociale dei beni confiscati, lancia un appello tramite la presidente Rita Ghedini: “Aiutateci a diffondere questa campagna. La resistenza delle cooperative è la resistenza di tutti noi.”

Le modalità per contribuire sono disponibili online a questo link

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