All Around: “Donne di un altro mondo” di Maria Grazia Giammarinaro

Donne di un altro mondo” il primo romanzo di Maria Grazia Giammarinaro, è la storia di tre donne che a partire dai primi anni del Novecento lottano per la sopravvivenza della famiglia e per restare fedeli alle loro convinzioni.

L’opera ripercorre le vicende di Rosina, la figlia Sara e la nipote Mariuccia, tre donne che pensano e agiscono in modo inusuale rispetto alle convenzioni sociali del tempo, ciascuna a suo modo, ciascuna rivendicando il proprio diritto all’autodeterminazione e all’essere donna. Le loro vicende si intrecciano con quelle della Sicilia e del Paese, ripercorrendo la prima metà del Novecento: le lotte contadine, le stragi di mafia, la prima guerra mondiale, l’avvento e l’affermazione del fascismo, la seconda guerra mondiale.

Rosina, vedova e ridotta in povertà, si trasferisce a Palermo per garantire un futuro migliore alla famiglia. Sara, cresciuta troppo in fretta, subisce le conseguenze dell’abuso e della povertà. Mariuccia, giovane e coraggiosa, eredita un passato doloroso e la volontà di affrontare con audacia il futuro.

Donne di un altro mondo è una storia di libertà e di negazione, di amori vissuti e negati, di coraggio e di paura, di liberazione e di marginalità. L’esperienza di vita delle tre protagoniste si traduce in un insegnamento di emancipazione e di resistenza da difendere e tramandare affinché i sacrifici e le rinunce delle donne del passato non vengano annientanti dalla memoria.

Giammarinaro propone un romanzo storico ma attualissimo, introspettivo ma universale, che porta alla scoperta della singolarità e della diversità dell’essere donna, a dimostrazione che non esiste un modo unico e univoco di vivere al femminile. Il tutto inserito in un contesto storico di incertezza e di cambiamento, in cui l’essere donna era un’ipocrita virtù e una vera condanna e persino i più piccoli e inosservati atti di resistenza ponevano le basi per la liberazione e l’emancipazione.

Sara era allibita. Tanta arditezza non l’aveva mai vista nel comportamento di sua madre. E capì che Rosina voleva darle un messaggio, da ricordare per tutta la vita. Ripensò a tutte le traversie che avevano affrontato insieme e un poco si vergognò della sua disperazione. In passato c’era stata in ballo la sopravvivenza di tutti loro. Erano riuscite a farcela. E così dovevano continuare, anche in quei tempi oscuri, anche se si andava facendo il vuoto attorno a loro. Sua madre non le voleva suggerire l’indifferenza verso le vicende del mondo […] Sara capì che quella sera all’opera era un simbolo di orgoglio e di fierezza. La abbracciò, con lacrime di gratitudine (p. 203).

Maria Grazia Giammarinaro, giurista, è Presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio Placido Rizzotto – FLAI CGIL e componente del PhD Board del Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova. È stata Giudice del Tribunale di Roma e ha ricoperto vari incarichi internazionali tra cui quello di Special Rapporteur delle Nazioni Unite sulla tratta di persone, in particolare donne e minori. Prima della laurea in Giurisprudenza, è stata insegnante di ruolo di italiano e storia nella Scuola Superiore. Con Donne di un altro mondo è tornata a coltivare l’antica passione per la letteratura.

In libreria dal 14 marzo 2025 e in anteprima sul sito edizioniallaround.it

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